VERSO LA CONVALIDA DEL FERMO

Milano, ragazza uccisa: tranviere accusato non risponde a gip

Il primo febbraio la giovane chiamò i carabinieri raccontandoche, mentre lei dormiva, Garlaschi aveva tentato un approccio

© facebook

Alessandro Garlaschi, il tranviere di 39 anni accusato di aver ucciso la 19enne Jessica Valentina Faoro, non ha risposto alle domande del gip Anna Calabi nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo a San Vittore. Il giudice nelle prossime ore con ogni probabilità convaliderà il fermo e disporrà la custodia cautelare in carcere.

"Ho rigirato il coltello che aveva in mano e l'ho colpita allo stomaco", sono state le prime parole dell'uomo agli investigatori. E ancora: "Abbiamo avuto una banale discussione sulla scelta di un film, lei mi ha ferito con il coltello, l'ho disarmata e poi l'ho colpita". Poi, però, Garlaschi di fronte al pm ha scelto il silenzio, così come ha fatto di fronte al gip nel carcere milanese di San Vittore.

Estranea la moglie - La moglie di Garlaschi, invece, è risultata completamente estranea all'omicidio. Ne sono convinti gli inquirenti. Poche ore prima dell'aggressione - avvenuta nella notte tra martedì e mercoledì nella casa di Garlaschi dove la giovane era ospite - è andata a dormire dalla madre. Intorno alle 6, poi, Garlaschi ha chiamato Atm per comunicare che non sarebbe andato al lavoro perché ammalato ed è andato dalla suocera per riportare a casa la moglie. Ha cercato di sbarazzarsi del corpo, ma non ci è riuscito.

L'allarme della giovane prima di morire - E' stato confermato, intanto, l'episodio di cui parla Il Corriere della Sera. Il primo febbraio, infatti, la giovane chiamò i carabinieri raccontando che, mentre lei dormiva, Garlaschi aveva tentato un approccio e chiedendo il loro intervento per recuperare le sue cose in casa perché se ne sarebbe andata. In quella casa, tuttavia, poi è tornata.