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Genova, 16enne uccisa dallʼecstasy: assolto l'amico

Il giudice ha ordinato la trasmissione degli atti al pm perché indaghi eventualmente per omissione di soccorso

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Il gup di Genova ha assolto per non aver commesso il fatto Gabriele Rigotti, l'amico che si trovava con Adele De Vincenzi, la 16enne morta per strada a luglio dopo aver assunto una dose di ecstasy. Rigotti era accusato di spaccio e morte come conseguenza di altro reato. Il giudice ha ordinato la trasmissione degli atti al pm perché indaghi eventualmente per omissione di soccorso. Il pubblico ministero aveva chiesto 8 anni e 8 mesi di carcere.

Con Rigotti era stato arrestato anche il fidanzato di Adele, Sergio Bernardin, che però è a processo con rito ordinario.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile, la sera in cui morì Adele i due avevano consumato ecstasy a casa di Rigotti con Adele e un'altra minorenne: la droga era stata acquistata da un pusher di 17 anni a Busalla, indagato dal tribunale dei Minori.

La giovane si era sentita male in via San Vincenzo, nel centro di Genova e poi era morta all'ospedale Galliera subito dopo. A chiamare i soccorsi, quella notte, era stato un netturbino che aveva visto la ragazza per terra e gli amici "confusi" che, a suo dire, "non facevano nulla".

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