RAPPORTO DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA

Il Tesoro calcola quanto ci costano gli statali: paghiamo 2.197 euro a testa

Al primo posto c'è la scuola, che vale 654 euro per ogni cittadino, seguita dalla sanità (515) e dalle Regioni (265). Poi la polizia, i ministeri, le università

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La scuola ci costa 654 euro a testa l'anno, la sanità 515 euro, le Regioni quasi 265. Sono le prime tre voci del costo, diviso per cittadino, del lavoro degli statali, secondo il rapporto diffuso dal ministero dell'Economia. La Ragioneria generale ha fatto i conti in base alla situazione nel 2016, puntando l'attenzione sulla voce più pesante, quella del costo dei dipendenti pubblici, che complessivamente vale 2.197 euro a testa.

Sul gradino più alto subito sotto il podio, scrive il "Messaggero" che riprende il rapporto di Via XX Settembre, compare la polizia di Stato, a notevole distanza dalle Regioni, con i suoi 84,15 euro a testa, corrispondenti al 3,83% del totale. Solo un euro in meno ci costano i ministeri (83,18), seguiti da università (82,47), carabinieri (77,35), esercito (61,92), Guardia di finanza (43,38).

Le agenzie fiscali pesano per 34,26 euro a testa, i vigili del fuoco per 21,64, la magistratura per 29,55. La Regione Sicilia ci costa 14,11 euro, quasi come la Marina che vale 14,66 euro. Nell'elenco troviamo poi che gli enti di ricerca ci costano 16,52 euro a testa, la Provincia autonomia di Trento 9,47, quella di Bolzano 8,10, la Presidenza del Consiglio dei ministri 2,86. Poi ci sono costi come le autorità indipendenti (4,11), la carriera diplomatica (2,40), la carriera prefettizia (2,06), l'Enac (1,06).

Il rapporto del Tesoro sottolinea poi che chi lavora nel pubblico impiego in Italia è sempre più anziano, con un'età media che supera per la prima volta i 50 anni, risultato del lunghissimo blocco delle assunzioni. Gli ultimi dati dicono che 488mila dipendenti pubblici hanno più di 60 anni, mentre altri 650mila sono tra i 55 e i 59. Secondo la Ragioneria generale dello Stato, questa situazione renderà particolarmente difficili l'avvicendamento con i giovani, in arrivo con l'imminente sblocco del turn-over.