CASO RISOLTO

Jim Carrey assolto dall'accusa di istigazione al suicidio dell'ex fidanzata: è stato un ricatto

I familiari di Cathriona Whitenon avrebbero falsificato le cartelle cliniche per "incastrare" l'attore

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A oltre due anni di distanza dalla morte dall'ex-compagna Cathriona White, morta suicida nel settembre del 2015, Jim Carrey, accusato dalla famiglia della donna di istigazione al suicidio, è stato assolto dal tribunale di Los Angeles. I legali dell'attore avrebbero provato che le cartelle cliniche sono state appositamente falsificate per "incastrare" Carrey.

Cathriona White fu trovata senza vita per una overdose di farmaci. Era il settembre del 2015 e in una lettera scritta poco prima della morte, la donna, appena 30enne, raccontava così il suo gesto:"Ho trascorso tre giorni incredula per il fatto che tu non fossi qui. Potrei andare avanti con il cuore infranto e rimetterne insieme i pezzi. Potrei, ma stavolta non ne ho la voglia. Tu sei la mia famiglia, per favore perdonami”. Parole, che avevano spinto i familiari a spiegare il tragico evento come conseguenza della fine burrascosa della relazione con Carrey, che accusarono anche di averle trasmesso delle malattie sessuali e di averle fornito i farmaci. L'attore fu trascinato in tribunale al quale furono fornite anche alcune cartelle mediche, che dovevano provare le accuse.

Carrey si era difeso sin dall'inizio negando ogni responsabilità e adesso finalmente per lui è arrivato l'epilogo. Il caso è chiuso. Tutte le prove sono state smontate, l'avvocato di Carrey è riuscito a dimostrare che non c'era stata nessuna trasmissione di malattie sessuali e che le cartelle cliniche erano state appositamente falsificate per ricattarlo.