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Russia, ancora un fermo per Navalny: l'oppositore rilasciato in serata

Stava sfilando nel corteo antigovernativo da lui stesso organizzato, poche ore dopo il blitz della polizia nella sede della sua fondazione

Nella tarda serata di domenica l'oppositore russo Alexiei Navalny è stato rilasciato dopo che la polizia lo aveva fermato nel centro di Mosca, durante una manifestazione antigovernativa da lui stesso organizzata. "Sono stato liberato, grazie a tutti per il sostegno", ha scritto Navalny su Twitter.

Задержание одного человека теряет малейший смысл, если нас много. Кто-нибудь, придите и замените меня pic.twitter.com/TODVdF5lEm — Alexey Navalny (@navalny) 28 gennaio 2018

Nella mattinata di domenica la polizia aveva effettuato un blitz nella sede moscovita della Fondazione anticorruzione di Navalny, ufficialmente per un "allarme bomba". Secondo la stampa locale, gli agenti avrebbero sequestrato pc, server e telecamere.

Navalny, principale oppositore del presidente russo Vladimir Putin, non può candidarsi alle elezioni presidenziali del 18 marzo a causa di una condanna penale a suo carico, che molti ritengono di matrice politica. "Sono stato arrestato. Non cambia nulla. Venite a Tverskaya", ha twittato dando appuntamento in una delle principali arterie stradali di Mosca per la manifestazione antigovernativa e antielettorale che si svolge in contemporanea in numerose città del Paese.

Host of @navalnylive Dmitry Nizovtsev was detained amid anti-election protests across Russia https://t.co/oJaMjroPIj pic.twitter.com/c54OmyatmK via @navalny #Russia— Liveuamap (@Liveuamap) 28 gennaio 2018

Sono migliaia i simpatizzanti di Navalny scesi in piazza nel cuore di Mosca per il corteo "Sciopero degli elettori". Forte la presenza della polizia che invita a sgomberare le piazze. I dimostranti hanno sfilato a temperature ben al di sotto dello zero. Tra gli slogan più volte ripetuti: "Putin ladro" e "Quarto mandato in prigione", riferendosi al quarto mandato presidenziale che verosimilmente Putin otterrà alle elezioni del 18 marzo. Secondo l'ong Ovd-Info, nelle manifestazioni sono state fermate almeno 243 persone.

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