Razzi: "Non ricandidato per ignoranza? Di Maio sa l'italiano peggio di me"
Il senatore abruzzese non ha digerito il mancato inserimento del suo nome nelle liste elettorali e spara a zero contro il M5s
La mancata ricandidatura non è proprio piaciuta ad Antonio Razzi: l'esponente di Forza Italia è intervenuto a una trasmissione di Radio Padova e risposto a una domanda diretta su questo punto dolente e alla presunta relazione con la fatica a coniugare correttamente i verbi. "Non sono l'ultimo della classe - ha riibattuto il parlarmentare abruzzese - sa quante ne sento io di fregnacce, da certi professori, e anche dai Cinque stelle che ce ne sono parecchi qui al Senato, che poi si mettono a ridere tutti. Almeno io sono andato a lavorare da bambino perché avevo altre sorelle a cui dare da mangiare, anche se a me mi piaceva studiare. Ma in compenso conosco tre o quattro lingue".
"Mi vergognerei - rincara riferendosi a Di Maio del Movimento 5 stelle - a voler fare il leader del Paese, quando sa l'italiano peggio di me. Almeno io ho fatto 41 anni di lavoro in Svizzera, quello quando cazzo ha lavorato?".
Sulla sua esclusione dalle liste il senatore non nasconde la delusione. "Nella vita io ho imparato l'educazione, anzi i miei genitori che non ci sono più mi hanno imparato sempre il rispetto. Io quando non voglio dire una cosa a uno, gli vado personalmente e gli dico: guarda mi dispiace questo non si può fare - sottolinea -. Mi piacerebbe sapere il motivo, come mi hanno chiesto il voto nel 2010 potevano dire guarda che adesso non ti possiamo ricandidare per tanti motivi".
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