In questa puntata il team di Donnavventura è impegnato in lunghe e affascinanti giornate di safari fotografici, a partire dagli aridi parchi di Samburu, Shaba e Buffalo Springs, situati nella parte centro-settentrionale del Paese. Si tratta di tre riserve nazionali che fanno parte della medesima area protetta e che hanno caratteristiche ambientali affini e una ricca fauna selvatica, a partire dagli elefanti, che vivono raggruppati in branchi composti dalle femmine con i cuccioli, mentre i maschi conducono vita solitaria.
La carovana prosegue il suo viaggio raggiungendo il lago Nakuru, verso l’estremità occidentale del Paese, un habitat congeniale a molte specie, che proprio per questo motivo nel 1961 è diventato una riserva nazionale. La caratteristica principale del lago è sempre stata la presenza di milioni di fenicotteri rosa, ma non meno rilevante è quella del rinoceronte bianco che, insieme a quello nero, è una delle due varietà di rinoceronte africano. Tra le 56 specie di mammiferi presenti spiccano le giraffe di Rothshild, gli impala, i babbuini oliva, gazzelle di vario genere ma il re è sempre lui, il leone e non è raro avvistarne degli esemplari che sonnecchiano tra i rami più spessi degli alberi.
Dopo settimane di intensi safari fotografici, affascinanti ma impegnativi e polverosi, il team raggiunge la costa, per scoprire anche questa parte del Kenya, e stabilisce il proprio campo base a Malindi. Questo tratto di costa è fra i più belli del litorale keniota e una tappa imprescindibile è Mida Creek, poco sotto Watamu. Si tratta di un’insenatura che comprende diversi habitat influenzati dalle maree e che insieme alla foresta Arabuko-Sokoke costituisce uno dei più grandi ecosistemi di mangrovie al mondo, designato dall’Unesco come Bird International Zone e Riserva per la Biosfera, per via della ricca avifauna sia stanziale che migratoria che ospita. Questo groviglio di radici aeree offre riparo e possibilità di alimentazione anche a molte specie di pesci, molluschi, granchi e lumache, creando un ecosistema unico nel suo genere.
Dalle acque turchesi della laguna si passa al rosso rugginoso di Hell’s Kitchen, uno spettacolare canyon situato a nord di Malindi, nei pressi di Marafa, caratterizzato da pinnacoli, pareti a strapiombo, guglie e voragini che disegnano davvero una sorta di fucina infernale.
Il suo nome in lingua locale è Nyari, “il posto che si rompe da solo”, proprio perché la sua fisionomia risente fortemente dell’azione degli agenti atmosferici, che “rompono” e spaccano le formazioni di arenaria.
Il team infine, fa visita ad un orfanotrofio fondato e gestito da due italiani, Luisa e Renato, che con generosità si prendono cura di tanti bambini rimasti soli.
L’appuntamento con la terza puntata di Donnavventura Africa e Oceano Indiano è per domenica 28 gennaio alle 14.00, su Rete4.