maltrattamenti

Cassazione: "Il collare antiabbaio è maltrattamento", confermata la multa al padrone dei cani

"Costituiscono maltrattamenti anche quelle condotte che incidono sulla sensibilità psico-fisica dell’animale, procurandogli dolore"

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Un uomo è stato condannato a 800 euro di multa perché i suoi cani indossavano un collare "anti-abbaio", cioè di quelli che danno la scossa all'animale quando prova ad abbaiare. Il 35enne si è giustificato dicendo che si trattava di una circostanza "eccezionale e sorvegliata per evitare che disturbassero i vicini", ma la Suprema Corte ha respinto il suo ricorso e confermato la condanna stabilita dal Tribunale di Verona nel 2014. L’imputato è stato anche condannato a versare duemila euro alla Cassa delle ammende.

I vari tipi di collare "anti-abbaio" - Anche online sono disponibili per poche decine di euro dei collari correttivi. Ne esistono tre categorie: quelli elettrici, quelli ad ultrasuoni e quelli alla citronella. I primi due sono già stati banditi in Paesi come la Svizzera, mentre il terzo tipo è quello più efficace e meno invasivo per l'animale. 

La condanna - I giudici hanno ritenuto che il collare anti-abbaio integri il reato di maltrattamenti “in quanto concretizza una forma di addestramento fondata esclusivamente su uno stimolo doloroso tale da incidere sensibilmente sull'integrità psicofisica dell'animale”. I cani erano infatti “muniti di collare anti-abbaio funzionante dal momento che all'avvicinarsi delle guardie gli stessi non avevano abbaiato”. Inoltre un testimone ha sostenuto che i due setter indossavano “permanentemente” quel collare.