Si indaga per disastro ferroviario colposo dopo il deragliamento di un treno di pendolari nel Milanese. La rotaia che ha ceduto sulla linea Cremona-Milano stava per essere sostituita. In quel tratto erano in corso lavori di manutenzione. Lo prova una fotografia scattata nel punto in cui è avvenuto il cedimento, un paio di chilometri prima di quello in cui il treno si è poi scomposto. In quel punto manca un pezzo di rotaia lungo una ventina di centimetri.
Accanto c'è il tratto di binario nuovo che avrebbe dovuto sostituire quello vecchio e per il quale erano in corso i lavori di manutenzione. Secondo una prima ricostruzione, la dinamica dovrebbe essere questa: la rotaia cede al passaggio delle prime carrozze, ma quelle che escono dai binari sono solo quelle centrali. Il treno continua la sua corsa, ma le carrozze centrali hanno ormai le ruote fuori dal binario. Due chilometri dopo si intraversano ed è il deragliamento vero e proprio.
L'ultimo controllo effettuato l'11 gennaio - L'ultimo controllo sulla tratta era stato fatto l'11 gennaio. "E' transitato un treno per la diagnostica e non ha rilevato nulla di anomalo. Nel caso specifico avrebbe dovuto registrare una qualunque irregolarità della marcia del treno. Una rotaia difettosa, verrebbe immediatamente rilevata", spiega Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi, a La Repubblica.
Tre le inchieste aperte per accertare le cause - L'individuazione delle cause del deragliamento del treno Trenord, è attualmente al centro delle indagini condotte dall'autorità giudiziaria, delle competenti autorità ministeriali e di Rfi. E' quanto si legge in una nota di Rete ferroviaria italiana. "Dai primi accertamenti tecnici - dice Rfi - è emerso un cedimento strutturale sulla rotaia circa 2 km prima del luogo dello svio".
"Sviamento" a Pioltello lo scorso luglio - Poco più di 6 mesi fa, il 23 luglio scorso, un treno di Trenord diretto da Milano a Bergamo era parzialmente uscito dai binari proprio all'altezza di Pioltello. La scorsa estate nessuno degli oltre 200 passeggeri era rimasto ferito. A sviare dai binari, come spiegato al momento dell'incidente da Rfi, era stata la prima vettura che viene chiamata "semipilota", ossia metà riservata ai viaggiatori e metà al macchinista. Lo sviamento era avvenuto appena fuori dalla stazione di Pioltello e i passeggeri erano stati trasbordati su un altro treno per Bergamo.