150 milioni di utenti registrati con picchi di 18,5 milioni connessi contemporaneamente, migliaia di giochi e uno strapotere praticamente incontrastato quando si parla di titoli per PC (ma anche per Linux e Mac) in formato digitale. Steam è la piattaforma videoludica che chiunque si diletti anche minimamente di videogiochi non può non conoscere e sono molti i motivi che l’hanno portata ai numeri prima accennati. E pensare che Valve Corporation aveva lanciato Steam ben 14 anni fa solo come una piattaforma online per aggiornare automaticamente Counter-Strike e implementare misure anti-pirateria e anti-cheat per il suo sparatutto multiplayer.
Erano gli anni del glorioso Half-Life 2 e nessuno avrebbe immaginato che di lì a poco Steam sarebbe diventata quello che è oggi. Eppure, la compagnia guidata da Gabe Newell ha impiegato davvero poco per compiere la sua scalata al successo. Nel 2005 arrivano i primi accordi per ospitare giochi di altri produttori (con in testa Capcom, Eidos Intreractive e id Software), mentre nel 2007 Steam può già contare su oltre 150 giochi in vendita e su 13 milioni di utenti iscritti.
Da lì in poi è un susseguirsi di numeri da capogiro e di primati. Gli utenti PC si allontanano sempre di più dall’acquisto nei negozi o negli shop online e iniziano a preferire le copie digitali dei giochi per PC al posto di quelle fisiche. Anche perché Steam implementa anno dopo anno sempre nuove feature che rendono l’esperienza di utilizzo più ricca, versatile e piacevole per l’appassionato.
I salvataggi nel cloud, le recensioni degli utenti, i forum e gli aspetti social, le liste amici, le chat vocali in-game, il matchmaking per il multiplayer e molto altro. Se poi escludiamo i giochi prodotti da Electronic Arts e distribuiti tramite la piattaforma Origin, quelli di Activision-Blizzard su Battle.Net e alcune esclusive in VR per Oculus Rift ospitate sulla piattaforma Oculus Home, oggi su Steam si trova tutto e il contrario di tutto per chi vuole giocare su PC (realtà virtuale compresa).
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I giochi più popolari su Steam fanno registrare numeri impressionanti.
Anche i titoli Ubisoft, che pure necessitano della piattaforma proprietaria Uplay per essere giocati, sono disponibili su Steam e non dimentichiamo tutta la scena indipendente. Prima con Steam Greenlight e poi con Steam Direct sono tantissimi i piccoli sviluppatori che hanno potuto trovare in Steam una vetrina eccezionale per mettere in mostra le proprie creazioni, con in più i giochi passati attraverso la fase di Accesso Anticipato che proprio grazie a questa possibilità hanno riscosso (chi più chi meno) un enorme successo.
Si pensi solo al fenomeno di PlayerUnknown's Battlegrounds, nato proprio quando il gioco era ancora in Accesso Anticipato, ma gli esempi da fare sarebbero tantissimi. L’espansione inarrestabile di Steam si deve anche a un servizio effettivamente comodo ed efficace, con gli aggiornamenti dei giochi che ad esempio si scaricano e si installano automaticamente, o con la possibilità di richiedere il rimborso della cifra spesa dopo 2 settimane dall’acquisto e con meno di due ore giocate.
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Le Steam Machine: PC di dimensioni ridotte e basati sul sistema operativo proprietario di Steam. Non hanno convinto.
E che dire degli ormai proverbiali “saldi Steam”? Praticamente ogni giorno Steam sconta alcuni dei titoli in catalogo, con le offerte più sostanziose per numero e quantità di sconto (anche oltre l’80%) concentrate durante le festività o in alcuni weekend. Non che il mercato del digital delivery per PC sia solo nelle mani di Steam vista la presenza di altre piattaforme come GoG o Humble Store, almeno per quanto riguarda il mercato occidentale dove Steam vanta la sua user base maggiore (in Cina ad esempio la piattaforma WeGame conta già 200 milioni di utenti).
Eppure alle nostre latitudini Steam continua a macinare numeri con un ritmo impressionante e questo nonostante alcuni inevitabili “errori” compiuti nel corso degli anni. Il primo che viene in mente è quello delle Steam Machine, PC di dimensioni ridotte con sistema operativo Steam OS nati per far avvicinare il gaming su PC i giocatori abituati alle console da salotto che però non hanno mai avuto successo nonostante gli oltre quattro anni trascorsi dal lancio dei primi modelli.
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Ogni anno vengono pubblicati migliaia di giochi attraverso Steam.
Da segnalare anche la mancanza di moderazione (o una sua implementazione molto blanda) a livello di community, o certi incidenti di percorso come il polverone alzatosi nella primavera del 2015 con la possibilità di rendere le mod dei giochi a pagamento all’interno della piattaforma Steam Workshop. E il futuro cosa riserverà a Steam? Contando che solo nel 2017 sono approdati su questa piattaforma qualcosa come 7600 giochi, è impensabile aspettarsi grandi cambiamenti di rotta nel breve periodo a livello di gestione e di policy, ma in fondo non ci si può lamentare se non quando si osserva il proprio catalogo di giochi e si scopre che c’è ancora una marea di titoli scaricati ma mai finiti… e forse nemmeno cominciati.