Nella seconda puntata di "90 Special" non poteva mancare uno dei protagonisti assoluti della musica degli anni Novanta, Max Pezzali. Il cantante fa la sua entrata nello studio di Nicola Savino con uno dei suoi brani più famosi, “Hanno ucciso l’uomo ragno”. Il cantante ricorda la nascita degli 883 con il compagno di banco del liceo Mauro Repetto, avvenuta anche grazie al supporto del produttore Claudio Cecchetto: "Eravamo compagni di scuola accomunati dal piacere della musica e piano piano siamo riusciti a poter fare questo primo straordinario disco che ci cambiò la vita"
Nel programma di Italia 1 il conduttore Nicola Savino e il suo ospite scherzano su anche alcune ipotetiche perplessità del produttore Claudio Cecchetto, che non li mostrava in pubblico: "Inizialmente non abbiamo fatto nessun videoclip, non siamo mai andati in televisione e nessuno sapeva come fossimo fatti, perché forse per il progetto era meglio così". Ma sugli esordi del gruppo, anche Savino svela dei retroscena: "Era il periodo dell'esplosione di Fiorello e per le prime uscite facevano un pacchetto, cioè chi voleva Fiorello doveva prendere anche gli 883, che nessuno sapeva chi erano".
Ma la carriera di Max Pezzali e Mauro Repetto iniziò, come mostrano alcune immagini di repertorio, con il nome "I Pop" sul palco di "1 2 3 Jovanotti", dove avevano cantato in inglese. Nel corso della trasmissione viene inoltre fatto un omaggio al programma presentato da Raffaella Carrà “Carramba”, dove Max Pezzali è stato ospite due volte. L'artista conclude cantando il celebre brano definito come tipico sottofondo del “ballo del limone”, “Come Mai”, che si trasforma in un duetto a sorpresa con il conduttore Paolo Bonolis.
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