stangata da un miliardo

Posizione dominante sul mercato, stangata Ue da 997 milioni a Qualcomm

La società che produce microchip ha "imposto" i suoi prodotti a Apple, versandole benefici finanziari

Stangata da 997 milioni di euro per Qualcomm, accusata dalla Ue di aver abusato della sua posizione dominante pagando miliardi di dollari alla Apple affinché non si servisse da altri produttori di microchip. "Qualcomm ha illegalmente tenuto fuori i suoi rivali dal mercato per oltre cinque anni", ha spiegato la commissaria alla concorrenza Vestager sottolineando come "il comportamento abbia negato ai consumatori e ad altre società scelta e innovazione".

.@Qualcomm to pay fine of €997 mio. They illegally shut out rivals from market of LTE baseband chipsets for over 5 years. Misuse of dominant position. Don’t.

— Margrethe Vestager (@vestager) 24 gennaio 2018

L'accordo Qualcomm-Apple - Nel 2011, Qualcomm ha fatto un accordo con il colosso di Cupertino, impegnandosi a versarle somme significative a condizione che si approvvigionasse da lei per i microchip degli iPhone e degli iPad. L'accordo fu rinnovato nel 2013, esteso fino alla fine del 2016.

La società di microchip annuncia il ricorso - L'azienda annuncia ricorso. "Siamo certi che l'accordo (con Apple, ndr) non violasse le norme antitrust dell'Unione Europea né pregiudicasse il mercato né danneggiasse i consumatori europei - dichiara Don Rosenberg, executive vice president e general counsel di Qualcomm -. Crediamo che ci siano gli estremi per un riesame del caso e inizieremo subito l'iter dell'appello".

I microchip che produce Qualcomm, il più grande produttore al mondo, consentono a smartphone e tablet di collegarsi alla rete cellulare e sono usati sia per la trasmissione di dati e voce. Ci sono anche altri produttori, come Intel, che ha provato a competere con Qualcomm.

Apple impossibilitata a passare a Intel - Vi sono dei documenti, spiega, Bruxelles, che dimostrano come Apple fosse tentata di passare ad Intel. Ma la condizione posta da Qualcomm (secondo cui Cupertino avrebbe dovuto restituire la maggior parte dei pagamenti ricevuti in passato se avesse cambiato fornitore) "è stata un fattore materiale per cui ha deciso di non farlo". Solo a settembre 2016, quando l'accordo stava per scadere, e il costo del cambio era limitato, Apple ha cominciato in parte a rifornirsi da Intel. La multa rappresenta il 4,9% del fatturato di Qualcomm del 2017, e tiene in considerazione la durata dell'infrazione.