"Tutto può accadere se ci credi", recita la più magica delle tate. E sul palcoscenico del Teatro Nazionale di Milano, dal 13 febbraio al 13 maggio, accade davvero qualcosa di straordinario: arriva "Mary Poppins", il musical, prima produzione italiana in assoluto, ispirata dai racconti di Pamela Lyndon Travers e modellata sulla favola cinematografica Disney del 1964, (che vinse ben 5 Oscar) e sulle celeberrime canzoni dei fratelli Sherman.
Il regista Federico Bellone (“Newsies” della Disney, “Dirty Dancing”, “A Qualcuno Piace Caldo”), il supervisore musicale Simone Manfredini (“The Lion King” e “Les Misérables” nel West End...) e la coreografa Gillian Bruce (“Newsies” della Disney, “Frankestein Jr.” “La Vedova Allegra” per il Teatro alla Scala) insieme ad un team di creativi riconosciuto e apprezzato anche nel West End londinese, fanno accadere sul palcoscenico milanese qualcosa di davvero speciale.
Magie, voli, effetti speciali straordinari e ancora, una grande orchestra dal vivo, impressionanti coreografie, spettacolari cambi scena, più di 550 costumi sontuosi. Mary Poppins tirerà fuori dalla borsa gli oggetti più disparati, e prenderà il volo “veramente”, camminando sui tetti della città con il suo buffo ombrellino in mano, tutto grazie agli escamotage tecnici di Paolo Carta.
Una sfida meravigliosa insomma che si compirà davanti agli occhi degli spettatori italiani, che potranno immedesimarsi nei personaggi e rivivere le scene del film nella magia del palcoscenico.
A fare da scenografia un’intera casa di 4 piani con stanze a vista, che si solleva e sprofonda nel palcoscenico, realizzata da Hella Mombrini e Silvia Silvestri.
"Nello spettacolo a teatro, verrà approfondita, rispetto al film, la storia della famiglia e dei personaggi che hanno bisogno d'amore, a partire da Mr Banks", racconta Bellone: "Ma come nel film tutto è raccontato dal punto di vista dei bambini: insegna a guardare il mondo con i loro occhi".
La produzione originale di “Mary Poppins”, da cui prende le mosse quella italiana, e che porta la firma di una leggenda del musical come Cameron Mackintosh ("Cats", "Les Misérables", "Fantasma dell'Opera"), co-creatore anche del musical made in Italy, con un libretto firmato da Julian Fellowes (Oscar per "Gosford Park" e creatore di "Downton Abbey"), ha debuttato nel West End nel 2004 e a Broadway nel 2006. Lo show è andato in scena anche in Australia e Nuova Zelanda e in versione tour ha girato negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, visto da più di 11 milioni di persone.
Nella versione che vedremo sul palcoscenico del Nazionale a guidare il cast di 30 attori e ballerini sono Giulia Fabbri (Mary Poppins) e Davide Sammartano (Bert). "Da piccola avevo consumato la cassetta", racconta Fabbri: "I libri li ho scoperti di recente e sono incredibili: danno una miriade di sfaccettature in più ai personaggi, mi sono stati molto utili". Negli altri ruoli principali Alessandro Parise (George Banks) e Alice Mistroni (Winifred Banks, nonché traduttrice del libretto) oltre a sei bambini che a rotazione interpreteranno i piccoli Michael e Jane Banks.
"Il 2018 sarà l’anno della tata più amata del mondo", sottolinea Daniel Frigo, ad di Walt Disney, grazie anche all’arrivo nei cinema a dicembre de "Il Ritorno di Mary Poppins". E lo spettacolo a teatro sarà l'apripista di quella che si potrà ben definire una "Supercalifragilistichespiralidoso-mania".
Fiore all'occhiello del musical naturalmente le canzoni, già note al pubblico perché rese celebri dal film e che verranno riproposte con gli amati testi originali italiani che abbiamo imparato ad apprezzare grazie al lungometraggio del 1964. Da 'Cam-Caminì' a 'Un poco di zucchero" e “Supercalifragilistichespiralidoso”, eseguite nella traduzione originale, ma ci saranno anche strofe aggiunte e nuove canzoni composte da George Stiles e Anthony Drewe: brani come 'Cherry Tree Lane, 'Esser Mrs. Banks' e 'In pratica perfetta" (trad. di Franco Travaglio) che completano l'accompagnamento del libretto firmato dal Premio Oscar Julian Fellowes.
Sei i milioni di euro che Wec World Entertainment Company ha investito per dare il via alla macchina dei sogni della magica baby sitter. E la scommessa implicita è stata già vinta in parte visto che circa la metà dei biglietti in vendita è stata già "piazzata". Milano come Broadway insomma? Staremo a vedere.