Rifiuta trasfusione di sangue perché testimone di Geova, salvato con tecnica "bloodless"
L'intervento al Maria Pia Hospital di Torino. L'uomo era stato colpito da dissezione aortica. La tecnica applicata compatibile con il credo religioso del paziente
Un uomo di 62 anni, di Napoli, colpito da dissezione aortica, ha rifiutato l'intervento con la tecnica tradizionale, che prevede numerose trasfusioni, perché testimone di Geova. Il 62enne è stato quindi trasferito con un volo-ambulanza a Torino, alla Maria Pia Hospital, dove è stato operato con una innovativa tecnica "bloodless". L'intervento, durato cinque ore, riduce al minimo le perdite di sangue.
"Nel periodo trascorso dall'ingresso in Pronto Soccorso a Napoli all'arrivo al Maria Pia Hospital - spiega Sebastiano Marra, direttore del Dipartimento Cardiovascolare della struttura torinese - il livello dell'emoglobina aveva subito un preoccupante abbassamento. Per questo motivo siamo ricorsi a un protocollo sperimentale: la situazione presentava analogie con pochissimi altri esempi descritti già trattati (7 in tutto al mondo in 13 anni), per la stimolazione rapida degli eritrociti".
"Con la tecnica bloodless ogni singola goccia va salvata. Le garze imbevute - ricorda Marra - non sono gettate ma conservate e ripulite allo scopo di recuperare tutto il sangue disponibile".
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