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Beppe Grillo: "Mio figlio non è uno stupratore, arrestate me" | I genitori della ragazza: "Ridicolizza il dolore"

Il video sui social per difendere il figlio Ciro, accusato di stupro da una ragazza italo-svedese e sotto inchiesta assieme a tre amici. Boschi: "Scandaloso, usa il suo potere mediatico per assolvere il figlio"

"Se dovete arrestare mio figlio, che non ha fatto niente, allora arrestate anche me, perché ci vado io in galera". Lo dice in un video su Facebook il garante del M5s, Beppe Grillo, parlando della vicenda giudiziaria che riguarda il figlio 19enne, Ciro, accusato di stupro da una ragazza italo-svedese e sotto inchiesta assieme a tre amici. Il giovane potrebbe essere rinviato a giudizio.

"Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi...io voglio chiedere chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo.Allora perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente, non c'è stato niente perché chi viene stuprato e fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano. Se non avete arrestato mio figlio arrestate me perché ci vado io in galera", afferma Grillo sempre più in preda all'ira.

"Allora - incalza il fondatore M5S - perché non li avete arrestati? E poi c'è tutto un video, passaggio per passaggio, in cui si vede che c'e' un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande e saltellano con il pisello, così...perché sono quattro coglioni".

I legali: "I ragazzi sono innocenti" - Sulla vicenda intervengono anche i legali dei quattro ragazzi: "I nostri assistiti hanno protestato la loro innocenza fin dall'inizio dell'inchiesta. Le ultime pubblicazioni, caratterizzate come sono da un contenuto che non può far altro che indurre il lettore verso una ricostruzione dei fatti in senso accusatorio, non corrispondente però alle risultanze degli atti depositati a conclusione delle indagini, ci spinge a ribadire che si respinge ogni addebito, pur non potendo certamente rendere pubbliche oggi tutte le argomentazioni della difesa".

I genitori della ragazza: "Beppe ridicolizza il dolore" - Il video di Beppe Grillo fa, invece, infuriare i genitori della ragazza che, in una nota diffusa dal loro legale Giulia Bongiono, scrivono: "Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante". Per la coppia "cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore, la disperazione e l'angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell'inedito".

La vicenda - Ciro Grillo, 21enne figlio del fondatore del Movimento Cinquestelle, è indagato, in concorso con suoi tre amici, per violenza sessuale ai danni di una studentessa milanese. I fatti contestati risalgono al luglio 2019 in un appartamento di Porto Cervo. Ora la Procura deve decidere se presentare la richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione. Secondo stralci delle carte dell'inchiesta, nell'atto d'accusa della Procura la 19enne, conosciuta al Billionaire, sarebbe stata "afferrata per i capelli per bere mezzo litro di vodka e costretta ad avere rapporti di gruppo".

Boschi: "Video di Grillo è scandaloso" Sulla vicenda è arrivato il commento di Maria Elena Boschi. "Il video di Beppe Grillo è scandaloso - ha detto la capogruppo di Italia viva alla Camera -. Non sta a me dire chi ha torto o ha ragione, perché quello tocca ai magistrati, ma che Beppe Grillo usi il suo potere mediatico e politico per assolvere il figlio è scandaloso". La Boschi parla di un discorso "pieno di maschilismo. Quando dice che la ragazza che ha denunciato il figlio per stupro sostanzialmente è una bugiarda perché ci ha messo otto giorni a denunciare, fa un torto a tutte le donne vittime di violenza".

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