Una lettera anonima potrebbe aprire un nuovo capitolo nel caso di Roberta Ragusa, la donna sparita nel nulla nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 a Gello, paesino in provincia di Pisa. "Indagate su un uomo suicidatosi a Pisa nel 2016 sotto il treno della linea ferroviaria Pisa-Lucca", si legge nella lettera. Pomeriggio Cinque torna in Toscana a raccogliere le testimonianze esclusive di chi conosceva quell’uomo: "Era addetto al forno crematorio ed era collega, per modo di dire, perché si lavorava insieme però ognuno per conto suo. So che è stato male a livello fisico, che aveva dei problemi e che attraversava un momento intimo in cui non stava bene di salute", racconta un testimone. Nella lettera si legge poi che l’uomo era parecchio tormentato dopo la scomparsa di Roberta e che dopo il suicidio i familiari trovarono un lingotto d’oro nella sua abitazione. I punti interrogativi aumentano perché il forno in questione, al momento della scomparsa della Ragusa, era ufficialmente chiuso, eppure in quei giorni sono stati registrati dei consumi di gas che non lasciano dubbi: il forno è stato utilizzato. Per quale motivo però rimane ancora un mistero.