colpo grosso

Mafia, 5 fermati a Palermo: tra loro il figlio dell'"autista" di Riina

Biondino, nei mesi scorsi, aveva ripetutamente lasciato Palermo per andare in Spagna con l'intenzione di organizzare la sua imminente latitanza

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La Dda di Palermo ha fermato cinque persone accusate di mafia ed estorsione. I cinque si preparavano a fuggire. In carcere tra gli altri è finito Giuseppe Biondino, figlio di Salvatore Biondino, autista e uomo di fiducia di Totò Riina. Per gli inquirenti è lui il nuovo "reggente" del mandamento di San Lorenzo ed è accusato di diverse estorsioni. I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri.

Biondino, nei mesi scorsi, aveva ripetutamente lasciato Palermo per andare in Spagna con l'intenzione di organizzare la sua imminente latitanza. Arrestato anche Francesco Lo Iacono, altra parentela di "rango" in Cosa nostra: e' il nipote del boss Francesco Lo Iacono, storico capomafia di Partitico.

E' accusato dell'incendio di una concessionaria di auto. Si stava preparando a partire per Düsseldorf per darsi alla latitanza. In carcere anche Salvatore Ariolo e Ahmed Glaoui, accusati di mafia ed estorsione e Bartolomeo Mancuso, accusato di estorsione.

Si pente boss palermitano: nuovo collaboratore giustizia - C'è un nuovo collaboratore di giustizia tra le fila di Cosa nostra: si tratta di Sergio Macaluso, arrestato dai carabinieri nell'inchiesta di dicembre scorso denominata Talea che portò in cella 25 mafiosi tra i quali Mariangela Di Trapani, moglie del boss Madonia. La donna aveva preso in mano le redini della cosca durante la detenzione al 41 bis del marito. Macaluso, che da qualche settimana riempie pagine di verbali, è ritenuto dagli inquirenti uno dei nuovi elementi di vertice dello storico mandamento mafioso di Resuttana- San Lorenzo.