Nella puntata di "Quarto grado" in onda venerdì 19 gennaio Gianluigi Nuzzi e i suoi ospiti sono tornati anche sul delitto di Lidia Macchi, la studentessa di Varese uccisa nel gennaio del 1987, fornendo gli ultimi sviluppi della vicenda e mostrando in esclusiva la deposizione in aula di Stefano Binda, l'ex compagno di liceo arrestato nel 2016 dopo la riapertura del caso.
Come mostrano le immagini Binda viene sottoposto a diverse domande relative a biglietti e poesie anonime, alcune delle quali l'uomo conferma di non esserne l'autore. Tra queste si parla anche di "In morte di un'amica", recapitata alla famiglia Macchi il giorno dei funerali di Lidia: "La perizia indubbiamente attribuisce quella pagina a un mio quaderno. Non spetta a me pronunciarmi su quella perizia" Afferma Binda che poi si difende: "Io quella sera mi trovavo a Pragelato. Sono partito insieme agli altri in pullman. Non posso fare i nomi delle persone che erano con me perché non riesco a distinguerli dalla vacanza dell'anno prima."
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