La polizia postale a caccia di fake news. Con il nuovo sistema di segnalazione basta fare un clic su un bottone virtuale sul sito del commissariato e "denunciare" le notizie che sembrano bufale, poi gli agenti ne verificheranno la veridicità. Il Viminale garantisce: nessuna interferenza con la campagna elettorale, nessun "Grande fratello" che farà le pulci alle opinioni politiche ma solo un "servizio pubblico" in un "momento delicato per il Paese" come è quello delle elezioni.
"Nessuna intenzione di entrare nel dibattito politico" - "E' uno strumento del tutto trasparente e legittimo di servizio pubblico, un servizio già esistente che punta a tutelare il cittadino di fronte a clamorose notizie false o manifestamente infondate - afferma il ministro dell'Interno Marco Minniti -. Non c'è la minima intenzione di entrare nel dibattito politico". Ed è proprio la "terzietà" della polizia postale, aggiunge il ministro, "che mette al riparo da qualunque elemento di parzialità". "Non vogliamo creare un Grande fratello", ribadisce il capo della polizia, Franco Gabrielli, "utilizzeremo gli strumenti che abbiamo" per offrire ai cittadini un servizio in cui metteremo serietà, grande professionalità, grande onestà e trasparenza". Nel momento in cui evidenziamo un'eventuale fake - sottolinea ancora Gabrielli - tutti avranno la possibilità di farci le pulci. "Per noi è dunque un'ulteriore assunzione di responsabilità".
Come funziona il red button - Quando un cittadino segnala una possibile fake news, la polizia postale avvierà le verifiche, solo di fronte a notizie manifestamente infondate o tendenziose, ovvero apertamente diffamatorie. A quel punto si seguiranno diverse strade: verrà dato risalto sul sito del commissariato on line e sui canali istituzionali alle smentite ufficiali, nel caso ci fossero, con l'obiettivo di "viralizzare la contronarrazione istituzionale" e verrà supportato il cittadino nelle richieste di rimozione ai provider. Nel caso in cui, invece, gli uomini della Postale ravvisassero un'ipotesi di reato, verrà avviata la segnalazione all'autorità giudiziaria. "La disinformazione è sempre esistita, ma la rete offre potenzialità enormi che amplificano questo aspetto. Noi vogliamo solo - ha ribadito il direttore della Postale Nunzia Ciardi - rendere un servizio che già esiste più efficiente ed essere vicini ai cittadini".
Milena Gabanelli: "Sono più pericolose le scelte dei politici" - In merito al nuovo sistema per segnalare le fake news interviene la giornalista Milena Gabanelli, ex conduttrice di Report, attaccando la posizione del Viminale. "Se la polizia postale risponde velocemente a un cittadino che chiede se è vero o no che c’è stato un attentato a Canicattì, benissimo. Ma è un po' esagerato metterla in maniera così pomposa, perché la polizia postale fa questo quotidianamente. La campagna contro le fake news può essere fatta anche senza annunci clamorosi. Più delle false informazioni, mi preoccupano i politici".