La Procura di Lecce avrebbe iscritto sul registro degli indagati, per l'omicidio della 16enne Noemi Durini, il nome di Fausto Nicolì, meccanico 48enne. A rivelarlo è, con un post su Facebook, la trasmissione di Rete4 "Quarto Grado". Per il delitto della ragazza è in carcere l'ex fidanzato di Noemi, Lucio, che dopo aver confessato l'omicidio aveva inviato una lettera agli inquirenti ritrattando e accusando proprio Nicolì.
Secondo quanto emerse dall'autopsia, prima di essere uccisa Noemi Durini venne picchiata, probabilmente a mani nude, e successivamente accoltellata al capo e al collo. Nel cuoio capelluto della sedicenne fu trovata la punta del coltellino utilizzato per il ferimento, mentre sul cadavere della ragazzina non c'erano segni di colpi di pietra, come si era ipotizzato in un primo momento. Fu lo stesso ex fidanzatino, dopo ore di interrogatorio, ad indicare agli investigatori il luogo in cui era stato nascosto il corpo della ragazzina.