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Eric Clapton ammette: "Mi vergogno di aver sostenuto l'estrema destra razzista"

Il chitarrista ha parlato in occasione della proiezione stampa del documentario sulla sua vita, "Life in 12 Bars"

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"Mi vergogno così tanto per quello che ero, una specie di semi-razzista. E non ha nessun senso, perché metà dei miei amici sono neri, ho avuto relazioni con donne nere e mi sono ispirato alla musica nera". Eric Clapton si è pentito di alcune scelte del passato durante la presentazione a Londra di "Life in 12 bars", documentario a lui dedicato. Nel lungometraggio si parla di quando appoggiò il Fronte Nazionale Britannico nel 1976, con tanto di dichiarazioni razziste.

Il documentario "Eric Clapton: Life in 12 Bars" segue la sua vita attraverso la narrazione di icone come BB King, Jimi Hendrix e George Harrison. "Non è un film facile da guardare", ha ammesso lo stesso artista, perché "insisto a lungo su una parte difficile della mia vita" ma si vede anche c'è "una luce in fondo al tunnel".. "Penso sia importante vedere che c'è un lieto fine, è come un concetto di redenzione", ha detto.

Lo stesso musicista 72enne, dopo aver annunciato di soffrire di acufene, ha poi espresso la sua preoccupazione sulla sua salute: "Sono preoccupato riguardo al fatto di aver superato i 70 anni e alla possibilità di non essere più efficiente come un tempo. Intendo dire, sto diventando sordo". Poi ha aggiunto: "Continuo a lavorare, sto facendo alcuni concerti, sto preparando uno show ad Hyde Park per luglio".

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