Un altro minore è stato aggredito a Napoli, ricevendo prima insulti e poi un pugno in faccia. Domenica sera, verso le 21.30, davanti alla stazione della metropolitana "Policlinico", un 16enne ha riferito di essere stato avvicinato da un gruppo di ragazzi, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, che non conosceva. Questi prima hanno iniziato ad insultarlo, poi lo hanno colpito al volto con un pugno rompendogli il naso.
Il minorenne dopo l'aggressione è andato a casa e poi con i genitori si è recato all'ospedale Vecchio Pellegrini. Il referto è una prognosi di 30 giorni. Il ragazzino ha rifiutato il ricovero. La polizia di Stato, che non è intervenuta sul posto ma è stata allertata in ospedale, sta accertando i fatti.
Martedì vertice con ministro Minniti - Un vertice in preferttura a Napoli è stato convocato per martedì alla presenza del ministro dell'Interno, Marco Minniti, e dei vertici nazionali delle Forze dell'ordine, per affrontare l'escalation di episodi di violenza giovanile. Si terrà una riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza pubblica, a cui parteciperanno anche il Procuratore Distrettuale della Repubblica di Napoli e i vertici della magistratura minorile.
Il procuratore dei minori: "Grave emergenza sociale" - Sulla situazione è intervenuta Maria de Luzeberger, procuratore della Repubblica per i minorenni, parlando a Radio 24 di "una gravissima emergenza sociale oltre che di un'emergenza criminale in atto da tempo. Purtroppo c'è una condizione dei giovani che vivono nella città di Napoli e che vivono nell'hinterland che è molto grave, in taluni quartieri sono totalmente abbandonati, ci sono pochi servizi sociali. La città di Napoli ha una sua organizzazione dei servizi sociali, pur nelle gravi carenze che registra, ma la periferia e soprattutto i comuni limitrofi sono in situazione ancora più grave".
"È il contesto che è altamente inquinato - ha aggiunto -, noi abbiamo avuto due fenomeni durante quest'anno e adesso stiamo parlando di queste baby gang, di ragazzini molto piccoli che commettono violenze, apparentemente anche immotivate, solo per affermare se stessi e la propria presenza e marcare la propria presenza sul territorio. Però abbiamo avuto durante l'anno anche un altro tipo di fenomeno che è la scalata di alcuni ragazzi, anche molto giovani, nelle fila del crimine organizzato e che si sono trovati anche in posizioni apicali, quella che è stata chiamata 'La paranza dei bimbi'. Sono ovviamente fenomeni diversi però il contesto è lo stesso".