Gettare le aragoste o gli astici ancora vivi in pentola, in Svizzera, non sarà più possibile. La secolare pratica è stata abolita con una legge che impone l'obbligo di stordire i crostacei prima di gettarli nell'acqua bollente, come invece vuole la tradizione culinaria. Nel testo del decreto che ne sancisce il divieto si legge che "non sarà più permessa la pratica, comune nella ristorazione, di calare vive le aragoste nell'acqua in ebollizione".
La misura si basa sull'assunto scientifico per cui le aragoste hanno un sistema nervoso ben sviluppato, quindi sono molto sensibili al dolore quando finiscono nell'acqua a 100 gradi. Non si tratta comunque dell'unica misura a difesa del crostaceo: nella Confederazione ne verrà vietato tassativamente il trasporto e il mantenimento su ghiaccio o in acqua ghiacciata, da effettuarsi solo ed esclusivamente "nel loro ambiente naturale".
Una norma simile è in vigore anche in Italia dallo scorso anno quando la Corte di Cassazione equiparò la conservazione "in uno stato di detenzione e sofferenza" a tutti gli altri maltrattamenti su animali punibili secondo quanto previsto dal nostro codice penale.