L'Aeronautica militare ha segnalato quattro avvistamenti di Ufo nel 2016, tre in Veneto e uno in Emilia Romagna. L'indagine tecnica fatta in merito ha lo scopo di garantire la sicurezza del volo e quella nazionale: nei casi in cui un oggetto misterioso intercettato non sia un pallone sonda, un aereo tracciato dai radar o un fenomeno noto, è classificato come Ufo. "Significa che non c'è una giustificazione tecnica o naturale", precisano all'Aeronautica.
L'Aeronautica militare, organismo istituzionalmente incaricato di raccogliere le segnalazioni di Ovni (Oggetti volanti non identificati), non ha ancora reso noto i casi del 2017.
Nonostante i quattro avvistamenti, per l'Aeronautica non si può dire che gli alieni siano tra noi: "significa solo che non è stato possibile individuare una giustificazione tecnica o naturale di quel fatto", spiegano precisando che non è compito loro esprimersi sull'attendibilità dell'avvistamento.
Gli ultimi dati messi a disposizione riguardano appunto il 2016, con quattro segnalazioni: l'8 febbraio a Pieve d'Alpago (Belluno), dove un cittadino ha visto, in pieno pomeriggio, una luce che procedeva a zig-zag a circa 2.000 metri dal suolo; il 15 agosto in località Porto Verde di Misano Adriatico (Rimini), alle 14.34, quando un'altra persona ha avvistato ad alta quota due gruppi di oggetti "di forma sferoidale", un gruppo bianco e un altro bianco e rosso-arancio; infine, il 23 settembre e il 4 dicembre, a Spinea (Venezia): due avvistamenti di "numerosi oggetti di forma circolare", a 300 metri dal suolo, nel primo caso, e di due oggetti, uno di forma imprecisata e l'altro circolare, a quota non definita, nel secondo caso.
Sempre stando ai dati dell'Aeronautica, nel 2015 le segnalazioni sono state solo due e otto nel 2014. Dal 1972 a tutto il 2016 sono stati 459 gli avvistamenti "ufficiali" di Ufo in Italia.