Dopo il pestaggio di un 15enne a Napoli, il questore Antonio De Iesu condanna il gesto parlando di "assurda e immotivata violenza aggressiva di un branco". E assicura un pronto intervento delle forze dell'ordine dicendo: "Siamo sul pezzo. Da venerdì sera si stanno estrapolando immagini e ricostruendo i fatti. Abbiamo elementi investigativi su cui orientare le indagini". Il ragazzino è stato operato e gli è stata asportata la milza.
Il questore dice che contro il ragazzo è entrato in azione un branco. Nessuno di loro era armato, secondo lui, questa volta niente coltelli, come accaduto nel caso di Arturo, che fu gravemente ferito il 18 dicembre in via Foria. "Sono branchi che si mettono insieme, che eludono anche la sorveglianza dei genitori, forse assenti, e si rendono protagonisti di questi atti vili e di inaudita violenza", spiega.
Nel capoluogo partenopeo, nell'aggressione di venerdì in prima linea ci sono ancora una volta dei minorenni. "Si sono verificati in aree diverse, con modalità diverse - sottolinea De Iesu -. Sono minorenni deviati, il problema è andare a fondo e capire perché alcune aree generano questa devianza". De Iesu sottolinea quindi che la soluzione non può arrivare solo da un'azione repressiva ed esorta ad "approfondire il contesto ambientale, dei quartieri e vedere cosa manca".
Poi precisa che la polizia sta lavorando e che "le risposte si sono viste". "Ci sono stati arresti per la vicenda dei baretti - spiega -, per la storia di Arturo e anche per il caso di venerdì abbiamo elementi investigativi sui cui orientare le indagini. I commissariati di Chiaiano e di Scampia stanno estrapolando immagini e ricostruendo i fatti per identificare il gruppo dei minorenni".
La prima ricostruzione dell'aggressione - Sarebbero circa 15 i ragazzini hanno picchiato il 15enne con calci e pugni, verso le ore 18.30, davanti alla metropolitana di Chiaiano, quartiere della periferia di Napoli. Gli agenti della polizia di Stato, oltre a visionare le immagini delle telecamere di videosorveglianza, potrebbero presto sentire la vittima del pestaggio. Da quanto al momento ricostruito, la vittima era in compagnia di due cugini, si stavano recando a Qualiano per incontrare altri amici quando il branco è entrato in azione. I cugini sono riusciti a scappare mentre il 15enne è rimasto in balia della violenza. Quando tutto è finito, è riuscito a ritornare a casa, a Melito (Napoli), ma il dolore era forte così uno zio lo ha accompagnato all'ospedale di Giugliano. Lì i medici hanno riscontrato il danno alla milza. Escluso che dietro il pestaggio possa esserci una rapina: la pista è quella di una violenza del tutto immotivata.
La madre del 15enne pestato: "Troppi episodi, ora basta" - "Queste cose non devono più accadere, si deve fare giustizia". Stella, la madre di Gaetano, il 15enne picchiato dal branco, lancia un appello. "Mio figlio ha dovuto subire l'asportazione della milza ma poteva capitargli anche qualcosa di peggio. Non è possibile che episodi del genere si ripetono con tanta frequenza", dice la donna riferendosi al caso di Arturo, il 17enne accoltellato a dicembre nel centro di Napoli. "La prossima volta, a chi toccherà?", si chiede Stella. "Non siamo tutelati, questa violenza assurda deve finire".