Niente alleanza con il Pd di Giorgio Gori per Liberi e Uguali, in Lombardia. Il partito guidato da Piero Grasso alle regionali correrà con un suo candidato. All'assemblea locale di LeU il capogruppo alla Camera Francesco Laforgia ha proposto di schierare Onorio Rosati, consigliere regionale uscente, e i delegati presenti hanno risposto con una standing ovation.
"Siamo dalla parte giusta quando fuori da questa sala diremo che LeU presenta la sua proposta per le elezioni regionali", ha rivendicato Laforgia, precisando che "non diremo che andremo da soli perché la sinistra è nata per uscire dalla solitudine". E ha avvertito il Pd: "Il centrosinistra non esiste se non c'è la sinistra e nessuno potrà più appropriarsi del termine". A guidare la lista lombarda sarà dunque Onorio Rosati. "Costruiremo una squadra ma abbiamo bisogno anche di un volto: è una persona per bene, e di questi tempi non è poco, e questa figura è Onorio Rosati", ha detto Laforgia.
Sempre rivolto al Pd, Laforgia ha ammonito: "Se dicono a noi che dividiamo un campo, che dobbiamo stare insieme perché i barbari sono alle porte, noi rispondiamo che se lo dicono a un ragazzo lui ti risponderà che in questi anni non ci siamo occupati di lui e per lui i barbari siamo noi". E si è chiesto: "Perché quando i padri nobili fanno un appello all'unità della sinistra non si muove mai una critica a chi quel campo l'ha messo in crisi, l'ha lacerato con delle politiche sbagliate?".
A Roma si apre al dialogo con Zingaretti - Mentre a Milano andava in scena la rottura con i Dem, in contemporanea a Roma gli esponenti laziali di LeU danno mandato a Grasso, di verificare con Zingaretti le condizioni di una alleanza elettorale, sulla base di alcune questioni programmatiche e politiche. "Ho ricevuto un mandato preciso su temi precisi, se Zingaretti accetterà questi temi saranno i temi di Liberi e Uguali: chi accetta questi punti noi lo appoggiamo", ha detto il presidente del Senato dopo quasi tre ore di assemblea.