Ha manifestato l'intenzione di lasciare la scuola Salvatore Busà, l'insegnante di educazione fisica di Avola (Siracusa) che ha riportato la frattura di una costola dopo l'aggressione da parte dei genitori di un suo alunno. "Sto pensando di mollare, noi professori non riusciamo più a governare i ragazzi", afferma il docente, precisando che non è stato lui a lanciare un libro contro lo studente, dando inizio al litigio: "E' avvenuto il contrario, il libro è stato lanciato contro di me".
Ai microfoni del Corriere, il 60enne insegnante denuncia la situazione della scuola siciliana e italiana in generale: "Non esiste disciplina, non c'è più educazione. Ma non sono io, ultima ruota del carro, a dovere denunciare questa realtà. So solo che da tempo si è rotta una sintonia fra noi docenti e le famiglie. Mio padre mi avrebbe dato uno schiaffo se mi fossi ribellato a un professore, a me è capitato di darne a mio figlio. Adesso invece si prendono a calci e pugni i docenti".
Il lancio del libro - Pur ribadendo di non voler parlare della vicenda, Busà dà la sua versione dei fatti sul presunto lancio del libro che avrebbe scatenato la reazione dell'alunno e, di conseguenza, dei suoi genitori. "Invito il ragazzo a chiudere una finestra prima di andare in palestra per gli esercizi. Lui mi manda a quel paese, senza chiuderla. Insisto e alzo la voce. La risposta è il lancio di un libro. Un lancio contro di me". Non sarebbe stato dunque il docente a scagliare il volume contro l'allievo, come riportato in precedenza. "Il libro finisce per terra - racconta ancora il professore -. Lo prendo e lo poggio su un banco. Rimprovero ancora quell'insolente che afferra il telefonino. Mezz'ora dopo l'arrivo di padre e madre".
La replica della madre: "Chieda scusa il prof per primo" - La versione dei fatti fornita della madre è però diversa: "Il bambino aveva semplicemente aperto la finestra e il professore gli ha detto di chiuderla. Poi Busà gli avrebbe tirato un libro colpendolo allo stomaco e per questo ho dovuto portare mio figlio al Pronto soccorso". Nessun pentimento da parte della donna, che si è precipitata in pigiama a scuola appena è stata contattata dal ragazzo. "Sono stata io a colpire il professore, sono stata un po' violenta, ma gli chiederò scusa solo se lui chiederà scusa a mio figlio".