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Alitalia, derby tra Lufthansa ed Airfrance per l'acquisto | E la Ue "indaga"

I tedeschi chiedono tagli importanti di personale. I francesi starebbero creando una cordata con Easyjet

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A pochi giorni dalle trattative finali si riaprono i giochi per Alitalia. AirFrance-Klm e Delta, entrambi membri dell'alleanza Sky Team di cui fa parte la stessa Alitalia, sarebbero di nuovo in pista per rilevare la compagnia italiana assieme a Easyjet. Intanto l'Ue accende un faro sul prestito ponte dello Stato ad Alitalia. Dopo i reclami ricevuti Bruxelles si prepara ad aprire un'indagine per valutarne la compatibilità con le regole europee.

Da Lufthansa offerti 300 milioni - Il destino di Alitalia a inizio settimana sembrava segnato. I commissari dell'ex compagnia di bandiera avrebbero dovuto scegliere tra le offerte di Lufthansa, Easyjet e del fondo americano Cerberus. Le ipotesi erano state confermate anche da Calenda, che senza fare nomi aveva parlato di tre pretendenti, precisando che la valutazione sarebbe stata fatta "sui numeri". Erano già trapelate anche le cifre. Il quotidiano tedesco "Handelsblatt" aveva parlato di 300 milioni di euro da Lufthansa per le operazioni di volo e di una possibile holding con il governo per Cerberus, che in quanto investitore non europeo non potrebbe acquisire più del 49% della compagnia italiana. Sempre indiscrezioni di stampa stimavano intorno ai 100 milioni di euro l'offerta di Easyjet sulla parte operativa e aviation.

A sorpresa tornano in pista i francesi di AirFrance - A pochi giorni dalla scelta del candidato con cui iniziare la trattativa finale in esclusiva, spunta però l'ipotesi di un ritorno in corsa della compagnia francese. Secondo "Il Sole 24 Ore", le compagnie che si affiancherebbero all'offerta di Easyjet, la franco-olandese AirFrance-Klm e l'americana Delta, prenderebbero il posto di Cerberus che, secondo altre indiscrezioni, avrebbe potuto unirsi al vettore inglese e ora potrebbe correre da solo. Il tandem EasyJet-Air France avrebbe come punto di forza proprio l'alleanza con il vettore americano, che sta già negoziando con Alitalia più voli per gli Stati Uniti.

Lufthansa chiede ingenti tagli di personale - Le mosse francesi hanno di fatto riaperto la partita che sembrava ormai nelle mani di Lufthansa, che intanto chiede significativi tagli al personale per portare a casa l'operazione. In una lettera a Calenda, citata dal sito di Reuters, l'amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, parlerebbe di una necessaria e significativa ristrutturazione di Alitalia prima dell'acquisizione. La compagnia di Berlino ritiene "che ci sia ancora molto lavoro da fare prima che Lufthansa sia nella posizione di entrare completamente nella prossima fase del processo", suggerendo un taglio in termini di personale e di flotta.

I tagli prospettati dai tedeschi per la "nuova Alitalia" sono "poco confortanti" agli occhi dei sindacati. Per la Fit-Cisl, la ristrutturazione chiesta da Lufthansa è "importante. Queste sono parole che non possiamo ascoltare né tantomeno accettare". L'invito dei rappresentanti dei lavoratori per il governo è di non prendere in considerazione queste richieste, considerando che "acquistare una parte delle quote della nostra compagnia aerea è sicuramente una grande opportunità di crescita e sviluppo per tutti, che non può essere ricondotta a una mera operazione speculativa".

I dubbi sul prestito ponte - L'antitrust europeo non era ancora intervenuto sul prestito ponte da 600 milioni concesso ad aprile ed esteso ad ottobre di altri 300 milioni, sulla base del fatto che - come assicurato dall'esecutivo italiano - è stato concesso a condizioni di mercato e per questo non richiedeva una notifica a Bruxelles. Ma visti i molti reclami presentati dai maggiori concorrenti, convinti che non rispetti le condizioni di mercato, la Commissione sarà costretta ad aprire un'indagine.

E per questo Bruxelles è già in contatto con Roma e attende una notifica. Che comunque non pregiudicherebbe l'esito dell'indagine: gli aiuti concessi, infatti, potrebbero anche essere giudicati legittimi, come accaduto per Air Berlin. Il governo effettuerà questa notifica nei tempi previsti, i cui termini non sono ancora scaduti.

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