"La Corte di appello di Roma condanna l'intera attività di rappresentanza del sindaco". Così l'ex primo cittadino di Roma, Ignazio Marino, dopo la condanna a due anni per il caso scontrini. "In pratica i giudici sostengono che in 28 mesi di attività, il sindaco non abbia mai organizzato cene di rappresentanza ma solo incontri privati. Non posso non pensare - sottolinea - che si tratti di una sentenza dal sapore politico" in vista delle elezioni.