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Berlusconi: abolire la riforma Fornero? No, alcune cose vanno tenute

"In pensione anche a 50 anni ma prendendo quanto si è versato", dice il leader di FI. Flat tax? Partire dal 23% per arrivare sotto il 20%

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Per Silvio Berlusconi la riforma Fornero va modificata, ma non abolita del tutto. "Alcune cose vanno mantenute come sono. L'età media continua a salire e quindi è una cosa comprensibile e corretta che salga anche l'età della pensione - afferma il leader di Forza Italia a Porta a Porta - . Con il sistema contributivo vogliamo togliere ogni limite: quindi se uno vuole andare a 50 anni, prende la pensione per quello che ha versato".

"Flat tax? Partire dal 23% per arrivare sotto il 20%" - Sulla flat tax emersa dal tavolo del programma del centrodestra, Berlusconi dice che l'ha fissata "sotto il 20%". "Nei nostri conti - sottolinea - è il 23%, non so come stanno facendo i conti con gli alleati. Io penso che alla fine arriverà ad essere il 20, ma bisognerà partire da quello che è lo scaglione più basso della tassazione attuale, cioè il 23%. Ma è una cosa da tecnici e loro prenderanno la decisione".

"Mondo guarda con orrore ai Cinque Stelle" - "In Italia un partito ribellista come il M5s ha raggiunto percentuali rilevanti e nel mondo si guarda a questa situazione con orrore", dice Silvio Berlusconi. "Oggi - prosegue - la sfida è a due tra M5s e il centro destra liberale".

"Il centrodestra prenderà il 40% e governerà" - "Non credo che si verificherà questa situazione" di stallo elettorale che potrebbe rendere necessarie le larghe intese, "sono convinto che il centrodestra avrà la maggioranza superiore al 40%, e avrà una solida maggioranza". Ma Berlusconi prende anche in considerazione l'eventuale stallo post elettorale: "Ove si verificasse, c'è un solo modo perché si possa combinare un accordo tra il centrodestra e le altre forze politiche, anzi soprattutto ed esclusivamente la sinistra, ovvero che accettasse in toto il nostro programma". "Se ci fosse un'accettazione completa del nostro programma si potrebbe - spiega Berlusconi - alla realizzazione del nostro programma con una forza politica che si impegna con una firma".

La precisazione: "Nessuna disponibilità alle larghe intese" - Le affermazioni di Berlusconi a Porta a Porta "non sono in alcun modo da intendere come una manifestazione di disponibilità a formule di governo diverse dalla coalizione di centro-destra". Berlusconi "ha soltanto risposto a una domanda su un ipotetico scenario post-elettorale nel quale non ci fosse una maggioranza parlamentare certa". Lo si legge in una nota diffusa dalla segreteria del presidente di FI. "In quel caso - continua la nota - se i partiti della sinistra convergessero interamente sul nostro programma, cosa praticamente impossibile, non rifiuterebbe il loro sostegno al governo". Naturalmente, "si tratta di uno scenario del tutto irrealistico, come il presidente ha avuto modo di spiegare durante la trasmissione: il successo di Forza Italia e della coalizione è sempre più certo e consentirà un governo coeso e stabile per cinque anni di legislatura".