"Non ci sono margini per riaprire la discussione, siamo pronti a eleggere un candidato presidente". Così Onorio Rosati, consigliere regionale lombardo, conferma che Liberi e Uguali correrà da sola in Lombardia e non appoggerà il candidato governatore del Pd, Giorgio Gori, che dal canto suo chiede unità del centrosinistra. "Ho visto che c'è consenso sul mio nome e quindi venerdì - ricorda Rosati - dovrei essere nominato candidato".
Fratoianni: "Non ci sono margini di trattativa" - "Gli appelli non bastano, il giudizio è di merito, politico". Anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana ed esponente di Liberi e Uguali chiude ad un'intesa con il Pd sul candidato alla Regione Lombardia Giorgio Gori. Fratoianni sarà venerdì a Cinisello Balsamo dove seguirà i lavori dell'assemblea regionale della Lombardia di Liberi e Uguali. Diverso il discorso per il candidato nel Lazio Nicola Zingaretti dove "ci si confronta", spiega Fratoianni.
Appello Gori a LeU: "Se unito il centrosinistra può vincere" - "Quello che voglio rivolgere a LeU non è un appello a un'azione utile, per quanto sappiamo che il pasticcio nel centrodestra offre condizioni più favorevoli e che possiamo vincere tutti insieme. Ma io voglio parlargli di valori: legga quello che ho scritto sul diritto allo studio, sul contrasto alla povertà, sull'ambiente. Se troveremo le ragioni dell'unità potremo rendere possibile la vittoria di una forza centrosinistra. Tutti insieme". Lo dice Giorgio Gori, candidato del Pd alla presidenza della Regione Lombardia, a Piazza Pulita.
Bersani: "Gori? Ammucchiarsi non basta" - "Intanto voglio rivolgermi a tutti quelli che ci fanno appelli, gente a cui voglio bene. Dire che l'unità sia meglio della divisione è come dire 'W la mamma' ma bisogna che mi si spieghi la frattura così profonda nell'elettorato di centrosinistra. Abbiamo visto tutti che se ci ammucchiamo e diciamo 'c'è la destra' non basta: altrimenti come abbiamo perso Genova, La spezia, Pistoia amministrazioni sempre state di sinistra". Così Pier Luigi Bersani replica a Gori, ribadendo comunque che l'ultima parola spetta alle assemblee locali di LeU.