Paolo Virzì: "Ecco Ella & John, il mio film italiano in America..."
Esce il 17 gennaio la nuova pellicola del regista livornese. Guarda la clip in esclusiva
"Ho fatto un film italiano in America, mi sono portato la mia squadra, la fotografia di Luca Bigazzi, i costumi....", così Paolo Virzì presenta la sua nuova fatica cinematografica, "Ella & John", che nel titolo in inglese diventa "The Leisure Seeker". Helen Mirren e Donald Sutherland la super coppia di protagonisti di questo film tratto dall'omonimo libro di Michael Zadoorian, "The Leisure Seeker" appunto, che racconta una ribellione: alla quotidianità, alla sofferenza, alle cure mediche a ogni costo.
"The Leisure Seeker" è il soprannome del vecchio camper con cui Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli negli anni Settanta. Una mattina d'estate, per sfuggire ad un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, la coppia sorprende i figli ormai adulti e invadenti e sale a bordo di quel veicolo anacronistico per scaraventarsi avventurosamente giù per la Old Route 1, destinazione Key West. John, ex professore di letteratura invalidato dall'Alzheimer, è svanito e smemorato ma forte, Ella lucidissima ma affetta da un tumore allo stadio terminale, è acciaccata e fragile ma lucidissima, insieme sembrano comporre a malapena una persona sola e quel loro viaggio in un'America che non riconoscono più - tra momenti esilaranti ed altri di autentico terrore - è l’occasione per ripercorrere una storia d’amore coniugale nutrita da passione e devozione, ma anche da ossessioni segrete che riemergono brutalmente, regalando rivelazioni sorprendenti fino all'ultimo istante.
"E' una storia d'amore", dice Virzì: "Un amore che non è solo miele, ma è anche una sfida, un mistero, un segreto, un'ossessione. Forse mi sono immedesimato, ho visto me e mia moglie (l'attrice italiana
Micaela Ramazzotti n.d.r.) finire la nostra vita così, in maniera gloriosa. E' una storia romantica senza romanticismo. Una storia umana".
Presentato a Venezia, il film ha visto
Helen Mirren recente candidata ai Golden Globes. "
Io e Luca Bigazzi", racconta il regista: "ci siamo detti: cerchiamo di essere invisibili, sentivo che potevano essere loro, attori come Donald e Helen, a condurre le danze. Io avrei potuto rilassarmi e smettere di fare la ruota di pavone come i registi europei sono soliti fare. Potevo godermi lo show e per questo ho invitato questi due grandi attori a improvvisare, a costruire la coppia con piccoli gesti spontanei".
A convincerlo a farlo, questo film in America è stato proprio Sutherland. Non a parole ma con l'entusiasmo. "Abbiamo scritto il copione quasi per gioco
Francesca Archibugi, Francesco Piccolo, Stephen Amidon ed io. Poi ho pensato che gli unici attori con cui avrei voluto davvero realizzarlo erano
Helen Mirren e Donald Sutherland. Donald mi ha voluto incontrare a Miami. Mi è venuto a prendere all'aeroporto, con un ingombrante Suv. Voleva dimostrarmi che era bravo alla guida. Sul sedile posteriore c'erano trattati sull'Alzheimer e libri di Hemingway. Sapeva già mezzo copione a memoria. A quel punto mi sono detto: 'E ora come faccio a dirgli che non so se lo voglio fare questo film?'". Così l'avventura e' partita, con il suo mix di creatività italiana e razionalità americana.
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