"Saranno contenti gli imprenditori del Nord-est, il mondo produttivo", dopo l'annuncio di Silvio Berlusconi di voler abolire il Jobs act nel caso di un governo di Centrodestra. Lo ha dichiarato il segretario del Pd, Matteo Renzi, aggiungendo: "Vorrei vedere cosa ne pensano davvero gli imprenditori del fatto di tornare al mondo del lavoro del passato". Contrario all'abolizione anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: "Sarebbe un grave errore".
"Il Jobs act ha dato una spinta alla ripartenza, tuttavia non è sufficiente. Prima di noi la situazione era di vera emergenza: Berlusconi e la Lega ci hanno portato a un passo dalla bancarotta", ha detto Renzi a Radio Capital..
"Non so come possa Berlusconi negare la realtà dei fatti. Non ho mai detto che è un pericolo per la democrazia ma dal 2008 al 2011 con il governo di Berlusconi e della Lega l'Italia ha vissuto una crisi devastante. Il milione di posti di lavoro promessi da lui, li abbiamo realizzati noi. Berlusconi alla prova del governo ha fallito", ha ribadito.
Il segretario del Pd è tornato sulla questione canone Rai. "Non facciamo la campagna elettorale sul canone: il Pd punta a tornare a Palazzo Chigi, non alla guida di Agicom", ha spiegato. "La questione del canone - ha aggiunto - mi serve per lanciare il tema dell'evasione fiscale con Berlusconi e Salvini".
"La priorità - ha proseguito - è aiutare le famiglie. Ci sono tre ipotesi in campo: il modello francese di quoziente familiare, l'assegno familiare generale e infine quello indirizzato ai singoli minori. L'obiettivo è quello di mettere più soldi nelle tasche delle famiglie".