dopo il passo indietro

Lombardia, Salvini a Maroni: se lasci l'incarico in Regione non puoi fare altro

Il leader del Carroccio ha poi detto di aver scelto lui Attilio Fontana come candidato presidente in Lombardia. Maroni non torna indietro: "Nessuna candidatura chiesta"

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"Se lasci il tuo incarico in Regione Lombardia che vale molto di più di tanti ministeri evidentemente in politica non puoi più fare altro". A dirlo è Matteo Salvini, segretario della Lega, commentando il passo indietro di Roberto Maroni ai microfoni di Radio 24.

"Mi pare addirittura ovvio - ha continuato Salvini - la Lombardia è il terzo motore d'Europa, conta più di 10 milioni di abitanti, è la capitale italiana dell'impresa, dell'innovazione, della ricerca. Quindi è chiaro che se sei soddisfatto e ti senti arrivato per quello che hai fatto, evidentemente non puoi fare altro".

Il leader del Carroccio ha poi ribadito di aver scelto lui Attilio Fontana per sostituire Maroni come candidato presidente in Lombardia. "Questi sono gli onori e gli oneri del segretario", ha affermato.

"Quando ti trovi dalla sera alla mattina a dover risolvere un problema, come in un'azienda, non puoi aspettare nemmeno tre ore - ha proseguito Salvini -. Ho valutato chi potesse avere quelle caratteristiche e ho chiamato Fontana. Era in vacanza in Russia con i figli, è tornato subito e mi ha detto: 'Me la sento, sono onorato, è una bellissima sfida'".

Maroni: non sarò parlamentare al massimo presidente del Milan - "Ho fatto cose straordinarie nella mia carriera politica grazie a Silvio Berlusconi e a Umberto Bossi e sono felice di quello che ho fatto". Roberto Maroni torna sulla sua non ricandidatura a presidente della Lombardia e chiude le porte anche al Parlamento: "La candidatura al Parlamento non l'ho mai chiesta né pretesa. Ho detto solo per quell'eccesso di generosità che mi contraddistingue che pur uscendo dalla politica sono a disposizione per quello che serve. Se serve ci sono, anche per la campagna elettorale". Maroni ha poi aggiunto una battuta: "Ho sentito di questo accordo segreto che ci sarebbe tra me e Berlusconi. Lo confermo, non per fare il presidente del consiglio, ma per fare il presidente del Milan se se lo ricompra".

Maroni: "Tifo Fontana ma si scelga in fretta" - "Ho sentito che senza me la Lombardia si perderebbe. Non è così non sono così unico, irripetibile, indispensabile. Il centrodestra ha in Regione uomini e donne di assoluto valore; io da leghista faccio ovviamente il tifo per Fontana che conosco, è un amico. Qualunque sarà la scelta mi metto a disposizione per dare una mano. Mi auguro solo che Berlusconi, Salvini e la Meloni facciano in fretta e scelgano rapidamente, aspetto solo di sapere chi sarà". "Ribadisco, però, quello che ho detto ieri, ho deciso di non ricandidarmi per ragioni personali e ho dato la mia disponibilità, ma non ho chiesto e non chiedo nulla, non pretendo nulla, non mi candido a nulla, se non a una nuova vita".