E' scomparso da due settimane e la sua auto è stata trovata qualche giorno fa a Milano. Si infittisce il mistero intorno a Enrico Maccari, 55 anni, il manager della chimica di cui i familiari hanno perso le tracce dal 25 dicembre. Uno dei figli, Fabio, è convinto che il suo allontanamento non possa essere volontario perché, dice, era in un periodo "tranquillo", con un nuovo incarico lavorativo e una nuova compagna dopo la fine del suo matrimonio.
L'uomo risiede a Giubiasco, una frazione di Bellinzona in Svizzera, e da lì è scomparso dal 25 dicembre. La sua auto è stata ritrovata il 29 dicembre a Milano, all'angolo tra viale Monza e via Pozzi. Nell'abitacolo della vettura c'erano alcune scatole di medicinali, il computer e altri oggetti personali, ma non i suoi documenti, le carte di credito e due telefoni cellulari.
Il figlio si è rivolto a un avvocato e a un investigatore privato per seguire passo dopo passo le indagini, che non si presentano facili, anche perché, per verificare eventuali movimenti di denaro in Svizzera, sarà necessaria una rogatoria presso l'Autorità elvetica.
"Non riusciamo a capire perché la sua auto si trovasse a Milano - dice Fabio Maccari -. E' vero che conosce molte persone ma non ha alcun interesse specifico".
Gli investigatori cercheranno di trovare qualche indizio dall'analisi delle attività dei due cellulari che l'uomo dovrebbe avere con sè. Gli apparecchi risultano però spenti dal giorno della scomparsa. Si spera di avere qualche indicazione anche dalle analisi scientifiche che saranno eseguite sull'auto.
La denuncia è stata presentata a Varese, dove l'inchiesta è affidata al pm Luca Perrucci, e a Bellinzona. Il figlio si augura "che le indagini abbiano davvero impulso" e lancia un appello perché chiunque sappia qualcosa si rivolga alle forze dell'ordine italiane o svizzere.
L'ultima volta che è stato visto dai familiari, l'imprenditore indossava un parka scuro, pantaloni eleganti e scarpe di pelle nera. E' alto 1 metro e 73, ha una corporatura snella e ha i capelli brizzolati.