DOPO IL VERTICE DI ARCORE

Vertice Centrodestra, ufficializzata la coalizione a quattro

Prima intesa su candidati e programma. Tra i punti centrali anche la cancellazione della Legge Fornero. Sulle Regionali, in Lombardia si va verso la rinuncia di Maroni: già pronto un nuovo nome condiviso

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"Meno tasse e più aiuti a chi ha bisogno". Sono alcuni dei punti che saranno al centro "dell'azione di governo di Centrodestra che uscirà dalle politiche del 4 marzo", elencati in una nota congiunta di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni dopo il vertice di Arcore. Ufficializzata la coalizione a quattro, con il quarto Polo. Tra le priorità anche "la revisione del sistema pensionistico cancellando gli effetti deleteri della Legge Fornero".

"Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono incontrati a Villa San Martino con Silvio Berlusconi per fare il punto sul programma da presentare agli elettori", si legge nella nota. "Meno tasse, meno burocrazia, meno vincoli dall'Europa, più aiuti a chi ha bisogno, più sicurezza per tutti, riforma della giustizia e giusto processo, revisione del sistema pensionistico cancellando gli effetti deleteri della Legge Fornero, realizzazione della flat tax, difesa delle aziende italiane e del Made in Italy, imponente piano di sostegno alla natalità, controllo dell'immigrazione: saranno questi i primi passi dell'azione di governo di Centrodestra che uscirà dalle politiche del prossimo 4 marzo".

Oggi a Villa San Martino ho incontrato @GiorgiaMeloni e @matteosalvinimi e insieme abbiamo ufficializzato la coalizione con @forza_italia, Lega, Fratelli d’Italia e quarto Polo. È stato concordato che sulle regionali la coalizione si presenterà con candidati comuni e condivisi. pic.twitter.com/zViumWJAE2

— Silvio Berlusconi (@berlusconi) 7 gennaio 2018

Berlusconi: "Forza Italia garantirà da tentazioni demagogiche" - Forza Italia "sarà di gran lunga la maggior forza politica della coalizione, garantirà che non ci possa essere spazio per tentazioni demagogiche, se mai si dovessero manifestare". Lo ha detto Silvio Berlusconi, in una intervista che sarà pubblicata lunedì sul Foglio, rispondendo a una domanda sulla compatibilità nel centrodestra tra Forza Italia e i partiti "populisti" Lega e Fdi.

Diritto alla LEGITTIMA DIFESA, controllo dei confini ed espulsione di tutti i clandestini, nel programma comune del centrodestra: missione compiuta.#4marzovotoLega

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 7 gennaio 2018

Ufficializzata la coalizione a quattro - "Tra le priorità - continua il comunicato congiunto - anche l'adeguamento delle pensioni minime a mille euro, il codice di difesa dei diritti delle donne e la revisione del sistema istituzionale col principio del federalismo e presidenzialismo. Ufficializzata la composizione della coalizione a quattro con Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e quarto Polo".

#FdI ha portato la voce dei patrioti al tavolo con gli alleati.
A febbraio manifestazione per chiedere impegno solenne per rispettare mandato cittadini. pic.twitter.com/lcN8gaxVJ8

— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) 7 gennaio 2018

Nel quarto polo solo nomi condivisi da tutti - Il via libera alla cosiddetta "quarta gamba" del Centrodestra, sarebbe però arrivato escludendo dalle candidature quei nomi che non sono condivisi da tutti i leader dei tre principali partiti. Lo si è appreso da fonti qualificate. In particolare il 'veto' riguarderebbe figure come l'ex leghista Flavio Tosi e l'ex montiano Enrico Zanetti.

Lombardia, Maroni lascia - Sul tavolo di Arcore si è aperto anche il caso di Roberto Maroni, pronto ad annunciare la rinuncia alla ricandidatura come presidente della Regione Lombardia, per "motivi personali". Motivi non spiegati finora, anche se sono circolate ipotesi su un suo futuro ruolo a Roma, magari premier di mediazione in un governo di centrodestra.

Maroni chiarirà lunedì se intende proseguire in Lombardia, tornare a Roma, o fare addirittura una scelta di vita diversa. Magari per tenersi libere le mani in un secondo momento. Intanto gli alleati si preparano a un'alternativa per il 4 marzo, visto che finora la Lombardia era l'ultimo dei problemi. La Lega punta sull'ex sindaco di Varese, Attilio Fontana, dato per favorito. In Forza Italia si è fatto il nome di bandiera dell'ex ministro Mariastella Gelmini.