"Alitalia odia i musicisti. Mi ha riconsegnato in queste condizioni la mia viola da gamba originale del 17esimo secolo, dopo avermi assicurato che sarebbe stata trasportata a mano sull'aereo e fuori dal mezzo. È stata selvaggiamente vandalizzata, sembra sia stata investita da un'auto": è la denuncia apparsa sul profilo Facebook di Myrna Herzog, musicista israeliana di 66 anni, accompagnata dalla foto dello strumento musicale. La donna si scaglia contro la compagnia aerea. Alitalia, dal canto suo, ribatte e smentisce: "La passeggera è stata invitata a pagare un posto aggiuntivo dove depositare il bagaglio perché superiore alle dimensioni consentite. Lei si è rifiutata e ha firmato uno scarico di responsabilità per eventuali danni".
Herzog sostiene che Alitalia abbia distrutto il suo strumento, senza fornire alcuna spiegazione o scuse: "Non sono riuscita a contattare nessun operatore della compagnia - ha affermato l'esperta di musica antica e docente a Tel Aviv - l'unica risposta ottenuta è che l'azienda non si assume alcuna responsabilità". Lo strumento, secondo la testimonianza fornita dalle foto da lei scattate, sarebbe apparso al ritiro bagagli completamente distrutto. "Siamo spiacenti per quanto denunciato e stiamo verificando gli avvenimenti descritti - ha spiegato Alitalia - "Ricordiamo tuttavia che, per i bagagli che superano le dimensioni previste per il trasporto in cabina, è previsto l'obbligo di acquistare il cosiddetto extra-seat, se si vuole evitare di spedire il bagaglio in stiva. Nel posto aggiuntivo lo strumento può essere infatti messo in sicurezza con una procedura apposita".
Secondo una ricostruzione dei fatti, alla passeggera sarebbe stato proposto l'acquisto di un posto aggiuntivo, ma lei stessa avrebbe rifiutato firmando anche un modulo per lo scarico di responsabilità. Sui social intanto fioccano i messaggi di sostegno a Herzog, ma non mancano le critiche da parte di alcuni colleghi: "Ogni musicista compra un posto extra per il suo strumento se non passa come bagaglio a mano", scrive un violinista.