Questa è una storia di speranza e successo, ma anche di pericolo e fuga per la vita. E' quella che racconta Rajae Bezzaz per Striscia La Notizia e che riguarda Bilal Khan, giovane pakistano fuggito dal proprio paese per poter continuare a vivere un sogno sportivo. Bilal, infatti, era in patria un campione di squash, sport di successo nei paesi di cultura islamica. Considerato, addirittura, "il Maradona dello squash". A 19 anni, però, a causa dei continui attacchi dei kamikaze e di una situazione di pericolo costante per sè stesso e la sua famiglia, Bilal è dovuto fuggire per scampare alla morte. "Ho lasciato Peshawar dopo gli under 19 nel 2015 e, insieme ad un mio amico, abbiamo affrontato un duro viaggio e abbiamo visto tanta gente morire", racconta Bilal, che aggiunge: "Sono sopravvissuto perchè ero allenato grazie allo squash, ha salvato la mia vita". Una volta in Italia, il giovane pakistano ha ricominciato in un centro federale di squash di Bari ed ora è un istruttore molto acclamato, gioca per l'Italia e ha vinto anche un titolo a Stoccolma.
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