"NON CHIARO L'IMPATTO SUGLI UTENTI"

Falla nei processori, Apple: "Colpiti tutti i dispositivi Mac e iOs"

Intel, la società al centro dell'affaire, minimizza i rischi per gli utenti, ma fa discutere che a novembre il Ceo dell'azienda, a conoscenza del problema, abbia venduto azioni di Intel per 24 milioni di dollari

Dopo un iniziale silenzio, Apple fa chiarezza sull'impatto sui suoi dispositivi della falla scoperta nei processori Intel, Arm e Amd. Il problema riscontrato sui microchip, spiega Cupertino in una nota, colpisce "tutti i dispositivi Mac e iOs", ma "non è possibile sapere quale impatto causi sugli utenti".

Apple ha quindi fatto sapere di essere al lavoro per rilasciare un aggiornamento di Safari, il browser utilizzato da iPad, iPhone e Mac, in grado di risolvere il problema.

In particolare Cupertino spiega che gli ultimi aggiornamenti del sistema operativo per Mac, Apple Tv, iPhone e iPad sono protetti da "Meltdown", la falla dei processori Intel, mentre tutti i dispositivi sono al momento vulnerabili per "Spectre", la falla che colpisce anche i processori Arm e Amd, e per la quale si lavora alla creazione di una "patch" capace di bypassare il problema.

La scoperta della "falla" - A scoprire la falla, l'anno scorso, sono stati i ricercatori del Google Project Zero, che hanno subito informato i costruttori di chip e gli sviluppatori dei sistemi operativi (Microsoft, Apple e Linux) per farli correre ai ripari. La notizia, spiega Google in un post, doveva essere resa pubblica il prossimo 9 gennaio, insieme agli aggiornamenti di sicurezza messi a punto dalle aziende e che ora sono stati distribuiti agli utenti. Un'indiscrezione riportata dal sito Register, e subito rimbalzata sui media, ha però fatto anticipare i tempi.

Intel minimizza rischi, ma il suo Ceo a novembre ha venduto azioni per 24 mln di dollari - Intel, la società al centro dell'affaire e quella che più paga pegno in Borsa, in una nota ha minimizzato i rischi per gli utenti: la vulnerabilità "non ha il potenziale di corrompere, modificare o eliminare dati". Fa però discutere il caso del suo Ceo, Brian Krzanich, che nel novembre scorso ha venduto azioni di Intel per 24 milioni di dollari. All'epoca era a conoscenza della falla, ma la società nega che ci siano correlazioni.