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Bonino contro il Rosatellum, poi Tabacci l'"accoglie" nel suo simbolo

Secondo la nuova legge elettorale la formazione radicale rischiava di rimanere esclusa dalle urne, ma il leader di Centro Democratico risolve il problema (anche se la base del partito nega per bocca di Dellai)

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"Ci siamo trovati in mezzo a una trappola di una legge discriminatoria: combatteremo, comunque vadano le cose, contro questo testo in ogni Corte, anche a livello europeo. Il Rosatellum non può essere accettato". Lo ha detto Emma Bonino in una conferenza stampa insieme al segretario dei Radicali Riccardo Magi e a Benedetto Della Vedova.

La procedura prevista dal Rosatellum per presentare una lista alle elezioni - ha spiegato Bonino - è "un imbroglio", una "trappola" e +Europa è pronta a dare battaglia. Le modalità della raccolta è un incubo". "In Germania - ha precisato - bastano 200 firme per collegio e le firme non devono essere autenticate, in Francia non è richiesta alcuna firma, nel Regno unito bastano le firme di dieci elettori… Noi abbiamo questo semplificato processo". Ha aggiunto Della Vedova: "Siamo a Kafka, è come nei racconti di Kafka".

Un aiuto inaspettato alla leader radicale è arrivato però, da Bruno Tabacci che mette il simbolo di Centro democratico a disposizione della lista +Europa. Ha spiegato Tabacci: "Sono rimasto molto colpito dalla vicenda della lista +Europa. Ho deciso di mettere a disposizione il simbolo del Centro democratico per recuperare una dimensione di libertà che è fondamentale. Se non ci fosse stata la lista di Emma Bonino saremmo stati tutti più poveri".

"Spero in queste ore aumentino anche i finanziatori. Il gesto generoso e autonomo di Tabacci consentirà a Centro Democratico e a +Europa di partecipare a queste elezioni". Così Emma Bonino risponde all'annuncio del leader di Centro democratico, annuncio che di fatto mette la parola fine all'impasse delle firme, trattandosi di un gruppo già presente in Parlamento.

A Tgcom24 però, Lorenzo Dellai, capogruppo di Centro democratico, stoppa  Tabacci: "Lo apprendo dalla televisione, sono il capogruppo e non ne sapevo nulla. Siccome i gruppi parlamentari sono una cosa seria, dovremmo valutare l'ipotesi con gli altri colleghi".

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