Una donna, Almerina Mascarello, è la prima italiana alla quale è stata impiantata la mano bionica che percepisce il contatto con gli oggetti. La tecnologia è stata realizzata dal gruppo di Silvestro Micera, della Scuola Superiore Sant'Anna e del Politecnico di Losanna. L'intervento è stato eseguito nel giugno 2016 nel Policlinico Gemelli di Roma dal gruppo del neurochirurgo Paolo Maria Rossini. La donna non ha dubbi: "Mi ha cambiato la vita".
La Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha diffuso le prime foto, mentre i risultati della sperimentazione sono in via di pubblicazione su una rivista scientifica internazionale.
Almerina Mascarello, che vive in Veneto e che aveva perso la mano sinistra in un incidente, ha testato la tecnologia bionica per sei mesi. "La mano è una versione migliorata di quella impiantata su un uomo danese nel 2014", ha spiegato Micera.
Il controllo in uno zainetto - La donna è anche la prima a poter uscire con l'arto hi-tech perché, rispetto al 2014, ora l'elettronica è "racchiusa in uno zainetto". Questo, ha sottolineato ancora Micera, "racchiude il sistema che registra i movimenti dei muscoli e li traduce in segnali elettrici, poi trasformati in comandi per la mano". Un altro sistema trasforma l'informazione registrata dai sensori della mano in segnali da inviare ai nervi e quindi in informazioni sensoriali.
I test e gli obiettivi - La Mascarello ha portato con sé lo zainetto mentre si spostava dentro Roma, nell'ottobre 2016, sotto il controllo dei responsabili del test. "Dopo sei mesi l'impianto è stato rimosso. L'obiettivo ultimo è quello di rendere questa tecnologia utilizzabile clinicamente. Lo zainetto è stato uno step intermedio e il prossimo passo è miniaturizzare l'elettronica", ha concluso lo scienziato.
Almerina: "Mi ha cambiato la vita" - Ed è proprio al prossimo obiettivo che guarda con fiducia Almerina Mascarello: "Aspetto solo che arrivi maggio, quando la mano bionica fatta appositamente per me, arriverà. Solo allora potò dire che la mia vita è cambiata completamente".