La strada seguita da Microsoft per la gestione dell'universo Xbox One è strana ma a suo modo interessante. Da mesi e mesi si aspettano i grandi annunci e tutto sommato è stato lo stesso Phil Spencer, responsabile di Xbox, a invertire (sulla carta) la rotta di marcia, lasciando intendere future acquisizioni di nuovi team da parte del colosso di Redmond.
Quello che abbiamo oggi però ci racconta di un Xbox One diverso. O, per meglio dire, quello che sappiamo oggi. I nomi di grande richiamo in arrivo esclusivamente sulla console nera e verde sono pochi, pochissimi. Ma non mancano alcuni esperimenti indie particolari, promettenti e tutti da scoprire.
Come già sottolineato nell'approfondimento sui giochi in arrivo in esclusiva su PlayStation 4 nel 2018, anche in questo caso con "esclusiva" si intende la disponibilità del gioco solo in ambito console. Praticamente tutti i titoli pubblicati da Microsoft o comunque elencati in queste pagine dovrebbero essere disponibili anche per PC, il che non toglie che su console potranno essere vissuti solo attraverso la potenza della X. E, naturalmente, al parco giochi dedicato esplicitamente alla famiglia Xbox One saranno poi da aggiungere tutti i titoli cosiddetti "multipiattaforma", che proprio sulla neonata Xbox One X dovrebbero funzionare davvero alla grande. Vediamo, comunque, quali sono i giochi che saranno pubblicati su Xbox One.
BATTLERITE
Microsoft continua a puntare sui fenomeni indie. Battlerite non avrà la magnitudo di un PlayerUnknown's Battlegrounds, ma la sua versione PC sta facendo, da oltre un anno, buoni numeri. Si tratta di un gioco a squadre in cui la dinamica fondamentale è menarsi forte, menarsi tanto, menarsi continuamente. Ci sono le differenti classi, c'è la visuale che ricorda chiaramente quella dei più classici MOBA (Multiplayer Online Battle Arena, in sostanza... menarsi a squadre!), c'è la formula Free to Play... e c'è anche una discreta direzione artistica. Quando arriverà anche su Xbox One? Non è ancora dato saperlo.
CRACKDOWN 3
La complicata vicenda di Crackdown 3 si appresta finalmente ad arrivare alla conclusione. I primi due capitoli avevano contraddistinto in maniera imprevista e piacevole gli anni d'oro di Xbox 360, questa terza uscita è sembrata invece incarnare i tanti problemi di Microsoft nel gestire lo sviluppo dei giochi first party in questa generazione. Dopo essere sia scomparso in un buco nero che essere stato rimandato un paio di volte, Crackdown 3 si lascerà infine giocare... in un non meglio precisato momento del 2018. Se dovessimo scommettere, punteremmo su un momento qualsiasi incluso tra marzo e aprile.
OOBLETS
La follia, quella vera, quella che a volte può anche fare un giro e mezzo e tramutarsi in geniale pazzia. Ooblets lascia trasparire proprio questo da quanto visto e, anche, giocato all'E3 del 2016. Il suo creatore lo definisce un ibrido tra Pokémon, Animal Crossing e Harvest Moon. Ci sono terreni da coltivare, creature da accudire, colori tenui e coccolosi, ma anche un generale stile piuttosto fuori di testa. Al contempo rassicurante e minaccioso. Uno dei giochi indie più indecifrabili in arrivo nel 2018 e su Xbox One.
SEA OF THIEVES
Anche per Sea of Thieves dovrebbe essere finalmente arrivato il momento del debutto. L'avventura piratesca di Rare, tutta votata al multiplayer di squadra, promette di riportare su schermo il tono inconfondibilmente british del team di sviluppo, unito a quell'approccio allegro e scanzonato che ha funzionato tanto bene negli ultimi trenta (e più) anni. Certo, gli ultimi periodi sono stati complicati per i creatori di Perfect Dark e Banjo-Kazooie, ma Sea of Thieves è l'occasione giusta da cui ripartire. Con i propri amici al fianco, con una ciurma affiatata, a cannoneggiare i vascelli avversari.
STATE OF DECAY 2
Si sta un po' allentando la presa dei giochi apocalittico-zombeschi sul mondo dei videogiochi, ma ci sono comunque tanti esponenti del sotto-genere in arrivo. Tra questi uno dei più attesi è State of Decay 2, seguito del gioco di sopravvivenza (a base di carne marcia) indipendente di qualche anno fa. Ci sarà un open world da esplorare, la possibilità di farlo da soli con un gruppo di tre amici e minacce di morte a ogni metro. Con il meccanismo della morte permanente sempre in agguato e la necessità di curare le risorse comuni a disposizione della squadra, State of Decay 2 ha le carte in regola per diventare uno dei giochi di gruppo più interessanti dell'anno.
THE DARWIN PROJECT
Conosciamo The Darwin Project da poco, solo da quando è stato presentato all'E3 di Los Angeles nell'estate passata. Il gioco si propone come l'ennesima esperienza multiplayer di sopravvivenza, con i protagonisti chiamati ad affrontare il freddo e a sfidarsi tra di loro. Quanto visto nel trailer di gameplay lascia intendere che The Darwin Project possa essere dedicato soprattutto al gioco online e, magari, a chi adora seguire i match commentati. Insomma materia prima per streaming di ogni sorta. Rimane da capire se il cast sarà all'altezza e se le meccaniche saranno sufficientemente efficaci: di spazio a disposizione non ce n'è poi molto, se non si è preparati.
THE LAST NIGHT
The Last Night è stata una delle sorprese dell'ultimo E3, almeno per chi non stesse già seguendo i lavori del team capitanato da Tim Soret attraverso Twitter e sui canali scelti dalla squadra francese indipendente. Purtroppo non abbiamo ancora scoperto tutto quello che avremmo voluto sul sistema di gioco, ma già adesso è difficile resistere a The Last Night. Un'avventura intrisa fino al midollo di essenza cyberpunk, con le macchine volanti, le ombre e le luci di una metropoli notturna... La cura che la squadra di OddTales sta riponendo nel gioco è incredibile e il fatto che si siano già presi un sacco di tempo extra (l'uscita era inizialmente prevista addirittura per il 2016) fa sperare che The Last Night possa essere quel gioco indie ricco, diverso, unico, indimenticabile che vorremmo tanto che fosse.
DEEP ROCK GALACTIC
Altro giro, altro gioco indie tutto concentrato sul multiplayer. Questa volta si tratta di Deep Rock Galactic e del suo sottotitolo che la dice lunga: pericoli, oscurità, nani. Ci sono effettivamente svariati pericoli in attesa di una squadra di nani chiamata a sparare e scavare, sfruttando una visuale in prima persona, nelle profondità rocciose. Si può giocare anche da soli, ma quanto visto nella prima e ultima uscita pubblica del gioco (trovate il trailer proprio qui sopra) suggerisce che sia l'azione in team a poter trarre il meglio dalle meccaniche di Deep Rock Galactic.
ASHEN
Non è forse il più lampante tra i casi di "vorrei essere un soulslike", ma Ashen sembra avere comunque qualcosa del genere. Sarà l'atmosfera cupa, data da un mondo in cui a regnare e a oscurare il sole è la cenere. Sarà magari il sistema di combattimento, pesantemente influenzato dalla presenza della stamina da gestire con oculatezza. Sarà quella continua necessità di trovare un riparo e un posto in cui riposarsi. Sta di fatto che Ashem, ennesima scommessa indie di Microsoft, ha delle buone carte da giocarsi. Quando? Non è dato sapere, ma dovrebbe accadere entro il 2018.