Il settore rimane in espansione

Indice Pmi manifatturiero in calo a dicembre: il settore rimane su un sentiero espansivo

Il dato è restato “ad un livello elevato ed è indicativo di un forte miglioramento delle condizioni operative”

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L'indicazione – a dicembre l'attività del settore manifatturiero in Italia rallenta, ma resta comunque su un sentiero espansivo – proviene dalla rilevazione mensile di Markit.

A dicembre l'Indice IHS Markit Pmi si è attestato 57,4, in calo rispetto a 58,3 di novembre, ai massimi dal 2011. Seppure delusi nelle aspettative – le previsioni stimavano un rialzo a 58,5 punti –, gli analisti osservano che, nonostante la flessione, l'indice è restato “ad un livello elevato ed è indicativo di un forte miglioramento delle condizioni operative”.

Secondo IHS Markit, con l'approssimarsi della fine del 2017 il settore manifatturiero in Italia ha registrato un tasso di crescita impressionante, con gli ultimi dati che confermano che quest'industria rimane uno dei fattori principali di espansione dell'economia in generale.

Le cose vanno bene anche all'Eurozona, fortunatamente. I dati dell'indice Pmi manifatturiero rilevano una situazione di solida crescita: a dicembre, l'indicatore ha toccato i 60,6 punti, ovvero ben oltre la soglia dei 50 punti che separa la contrazione dall'espansione economica.

Perché è importante l'indice Pmi? A spiegarlo è il nome stesso: Pmi, infatti, è l'acronimo di Purchasing Managers Index. In sostanza, l'indice viene calcolato intervistando i direttori agli acquisti, figure fondamentali all'interno di un'impresa. Questi indici mensili – ne vengono calcolati due, uno per l'industria manifatturiera e l'altro per le industrie dei servizi – coprono vari aspetti degli andamenti aziendali (produzione agli ordini, occupazione, prezzi pagati e ricevuti, dalle aspettative alle scorte) e vengono anche riassunti in un indice complessivo.

L'indice può oscillare tra un valore compreso tra 0 (se tutte le risposte sono negative) e 100 (se tutte le risposte sono positive). La soglia dei 50 punti che separa la contrazione dall'espansione economica