Iran: dietro gli scontri a Doroud la mano dei servizi segreti stranieri
Inoltre le autorità accusano gruppi contro-rivoluzionari, con sede all'estero, di usare Instagram e Telegram per esortare i manifestanti a usare molotov e armi. Per questo motivo sono stati oscurati i due social
Dietro gli scontri a Doroud, in Iran, c'è la mano dei servizi segreti stranieri e di gruppi dissidenti. Lo ha affermato il vicegovernatore della provincia Habibollah Khojastepour, aggiungendo che "l'esercito e le forze di sicurezza non hanno sparato sui manifestanti". Secondo i dati ufficiali 2 persone sono rimaste uccise e altre 6 ferite nelle manifestazioni contro il carovita. Durante le proteste, sono stati bloccati Instagram e Telegram.
Oscurati Instagram e Telegram per "mantenere la pace" - Instagram e Telegram sono stati bloccati in Iran "per mantenere la pace". Lo ha annunciato la tv di Stato iraniana, dopo che l'amministratore delegato di Telegram, Pavel Durov aveva denunciato via Twitter il blocco dell'app. Le autorità iraniane hanno limitato l'accesso a social network sui telefoni cellulari, dopo tre giorni di proteste in diverse città del Paese contro il carovita e la disoccupazione.
Le autorità accusano gruppi contro-rivoluzionari, con sede all'estero, di utilizzare i social, soprattutto Telegram, per esortare la popolazione a manifestare usando bombe molotov e armi da fuoco.
"Quando ci sono disordini è naturale limitare l'uso dei social media", ha dichiarato il vice ministro degli Interni Esmail Jabbarzadeh a proposito del blocco di Telegram e Instagram in Iran aggiungendo comunque che "tali limitazioni saranno temporanee". Il vice ministro ha anche parlato degli scontri nella provincia del Lorestan, durante i quali sono morte due persone secondo le fonti ufficiali, anche se altre ufficiose parlano di sei vittime. "Stiamo investigando sugli incidenti e annunceremo i risultati", ha spiegato.
Effettuati 200 arresti - Circa 200 dimostranti sono stati arrestati ieri a Teheran "per aver distrutto proprietà pubbliche e per gli scontri". Lo ha detto il vicegovernatore della capitale iraniana, Nasser Bakht, aggiungendo che altre persone sono invece state rilasciate, compreso un gruppo di studenti. Bakht ha aggiunto che sono stati arrestati anche circa 40 leader delle "manifestazioni illegali".
Trump: il popolo sta aprendo gli occhi - "Grandi proteste in Iran. La gente finalmente ha capito che i loro soldi e il loro benessere viene sperperato per il terrorismo". Così il presidente americano Donald Trump ha commentato su Twitter le manifestazioni in Iran. "Sembra che gli iraniani non ne possano più. Gli Usa vigilano su eventuali violazioni dei diritti umani", ha aggiunto.
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