Scomodare i miti è sempre una scelta pericolosa, un’arma a doppio taglio da maneggiare con estrema cura. Con Pac-Man è difficile capire cosa aspettarsi: in quasi quarant’anni di carriera è riuscito a raggiungere le stelle, ma è anche spesso finito a spalare nelle stalle. È il destino di ogni icona, soprattutto se non ha alle spalle un agente degno di questo nome: vengono sfruttate ogni qual volta il padrone decide che è il momento per passare all’incasso, col rischio, però, di ridurne l’efficacia e il richiamo.
Per fortuna di Pac-Man il suo creatore, Toru Iwatani, ha voluto concedergli un’ennesima occasione per splendere dei colori pulsanti di cui sono fatti i neon delle insegne degli anni ’80. Un gioco per rilanciarne definitivamente l’immagine, concedendosi poi una meritatissima pensione. È così che nel 2007 è nato Pac-Man Champhionship Edition, una vera e propria rilettura moderna del gioco del 1980 che ha reso grande il “tizio” in giallo capace di attirare magneticamente gettoni e quarti di dollaro.
Con una struttura generale molto simile al Pac-Man che fu, Championship Edition riuscì a rielaborarne a sufficienza le regole in modo da non snaturarne l’essenza (mangiare puntini, ingoiare pillole, masticare fantasmini) e, al tempo stesso, aggiornandola ai tempi, ai ritmi, alla frenesia dei giochi del ventunesimo secolo. Un successo sotto ogni punto di vista. Tanto che nel 2016 arriva il seguito, destinato a comparire a febbraio anche su Nintendo Switch e con una modalità per due giocatori tutta nuova.
Oltre alla possibilità di lanciarsi da soli lungo e attraverso i tanti labirinti, trangugiando meccanicamente tutto e tutti, nella maniera più veloce ed efficace possibile (ne va del punteggio!), sarà quindi possibile vivere il gioco con un amico al proprio fianco. O, nel caso, accompagnati dall’intelligenza artificiale che muoverà un secondo Pac-Man.
Anche in questo caso, comunque, la sostanza non viene stravolta, ma ci sono stati comunque tanti sforzi per rendere sensata e affascinante la nuova modalità di coppia. Per quanto provato grazie a una versione preliminare di Pac-Man Championship Edition 2+, questa opzione collaborativa per due giocatori “rischia” davvero di aggiungere qualcosa. A tutti e due viene chiesto di muoversi con grande coordinazione, provando a ripulire ciascuno una sua metà di labirinto, per poi ritrovarsi entrambi al centro, nello stesso momento, per catturare assieme un frutto che li spedisce al livello successivo.
La sinergia tra i due Pac-Man va dimostrata anche quando c’è da mangiare un intero filone di fantasmi (nel gioco viene definito un “treno di spiriti”): uno davanti e uno dietro, con una manovra a tenaglia letale e spettacolare. Per non parlare di quando si deve affrontare il boss, una versione gigantesca dei fantasmi. Anche in quel caso pappare i puntini e le pillole sono operazioni da affrontare mettendosi d’accordo con il proprio compagno. Potrebbe non essere il più elementare dei giochi, ma al tempo stesso riservare grandi soddisfazioni a chi vorrà provarci, fino a raggiungere un’alchimia di coppia da far invidia.
La possibilità di giocare sempre e comunque, semplicemente appoggiando Switch e il suo schermo su un tavolino e poi estraendo i due Joy-Con per sfide improvvisate, rende Pac-Man Championship Edition 2+ un potenziale successo anche sulla nuova console Nintendo. Un “waka-waka” continuo, senza barriera. Il gioco sarà disponibile a partire dal 22 febbraio 2018.