Osaka, segregano la figlia in una stanza per 15 anni: morta per malnutrizione e ipotermia
Sono stati gli stessi genitori a chiamare la polizia una volta scoperto il decesso: "Era violenta e soffriva di disturbi psichici", si sono giustificati. La ragazza, prigioniera dall'età di 16 anni, pesava 19 chili
Orrore a Osaka, in Giappone. La polizia ha rinvenuto, in una stanza, il cadavere di una 31enne completamente congelato e malnutrito. La ragazza era stata segregata in una stanza da quando aveva 16 anni dai suoi genitori, che hanno avvertito le autorità una volta scoperto il decesso. Per questo gli investigatori hanno accusato di detenzione del cadavere i due e pensano di incriminare la coppia anche per sequestro di persona.
L'agenzia di stampa Kyodo ha scritto che
Yasutaka Kakimoto, 55 anni, e la moglie
Yukari, 53 anni, hanno ammesso di aver tenuto prigioniera la figlia
Airi in una piccola stanza dall'età di 16 anni. I due si sono difesi sostenendo che la donna aveva
problemi mentali ed
era violenta.
La stanzetta aveva un
interfono, con il quale i genitori comunicavano con la donna. Attorno alla casa i due avevano collocato oltre
10 videocamere di sorveglianza, in un tentativo di tenere sigillato il
segreto di famiglia. Hanno sostenuto di aver dato da mangiare ogni giorno alla donna, a dispetto delle condizioni di estrema malnutrizione in cui è stato trovato il cadavere (
pesava 19 chili).
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