L'attentato che ha provocato l'interruzione dell'importante oleodotto libico che porta a Sidra, in Cirenaica, potrebbe essere opera dell'Isis. Nonostante l'assenza di rivendicazioni, fonti delle forze di sicurezza a guardia degli impianti petroliferi libici hanno attribuito la paternità dell'attacco ai miliziani dello Stato islamico, che sono ancora attivi nella zona. Dopo l'attentato le quotazioni del petrolio hanno preso il volo a New York.
Il prezzo del petrolio a Wall Street è infatti cresciuto di quasi il 2,50% arrivando a toccare i 59,90 dollari al barile, ai massimi dalla metà del 2015. L'oleodotto colpito dall'esplosione, avvenuta nei pressi del villaggio di Marada, appartiene alla compagnia Waha, una sussidiaria della compagnia nazionale petrolifera Noc che dichiara di produrre 260mila barili al giorno.