Piene di sporcizia e con difetti idraulici, in aree senza marciapiedi, con cumuli di terra, tubi, scale e materiale di cantiere ancora presenti. E' una beffa di Natale per molti terremotati delle Marche che aspettavano una soluzione abitativa d'emergenza da oltre un anno. Dopo la denuncia da parte del sindaco di Sarnano, anche i primi cittadini di Visso e Caldarola (Macerata) hanno protestato per le Sae consegnate o in consegna.
Una situazione inaccettabile, tanto che alcune famiglie si sono rifiutate di entrare, come è successo a Visso. "E' desolante", ha denunciato per primo il sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli. "All'esterno vialetti ancora da sistemare, cumuli di terra, terrapieni da ultimare, reti da cantiere, asfaltatura rovinata, pezzi di catrame sulle aiuole. All'interno, oltre alla sporcizia, parte del mobilio e dei complementi d'arredo previsti nel capitolato non montati o addirittura assenti".
Il sindaco di Sarnano: "Mi rifiuto di consegnarle" - "In teoria i lavori delle casette, arredi compresi, sarebbero stati ultimati il 22 dicembre, ma lascio a ognuno giudicare se sia possibile considerare terminati i lavori", ha detto Ceregioli, che su Facebook ha pubblicato anche un video della situazione. "La consegna prevista per mercoledì mattina è rinviata perché mi rifiuto di farla in queste condizioni. È del tutto evidente che ci sia una responsabilità diretta delle ditte che stanno operando in cantiere", ha concluso, annunciando di aver segnalato la situazione alla Protezione civile nazionale e regionale.
Il sindaco di Visso: "Qualcuno deve pagare per questo" - "12 Sae consegnate e nessuna abitabile - gli fa eco Giuliano Pazzaglini, sindaco di Visso -. Posso accettare che su una ci sia un problema, potrei anche capire se succedesse su due. Ma consegnarle in quelle condizioni, sporche, con danni alle pareti, con perdite da lavandini, sanitari o impianti di riscaldamento, non è accettabile. Non sarà un pensiero natalizio, ma spero proprio che qualcuno paghi per questo".