Babbo Natale e la sua "squadra" - elfi e renne - si trasferiscono al Polo Sud per sfuggire agli effetti del riscaldamento globale. L’uomo tanto atteso da tutti i bambini del mondo ha quindi firmato un accordo con la comunità internazionale per trasferire il suo villaggio in una zona "esclusiva" del Polo opposto. Dall’anno prossimo. È quanto si apprende da un comunicato ufficiale pubblicato su Policy Horizons Canada, un sito del governo di Ottawa. Chiaramente, si tratta di una provocazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.
A causa dell’aumento delle temperature globali, del rapido scioglimento del ghiacci al Polo Nord e di una sempre più massiccia attività di trivellazione distruttiva, Babbo Natale dovrà spostare permanentemente il suo "ufficio".
"Questo accordo potrebbe portare a una regolamentazione del sistema dei visti per i 'rifugiati climatici'. Un sistema che, in un futuro non troppo lontano, potrebbe facilitare i trasferimenti di individui e società che stanno affrontando l’impatto del cambiamento climatico", recita il post.
Già nel 2014 gli scienziati delle Nazioni Unite avevano lanciato l’allarme: a causa del riscaldamento globale, e quindi delle intemperie e della scarsità di cibo, potrebbero essere tanti i "rifugiati climatici" costretti a scappare.
Il post umoristico del governo canadese fa parte di una serie di ironici comunicati sui problemi emergenti, tra cui appunto il riscaldamento globale. Un altro post, ad esempio, aveva come protagonista Babbo Natale - ancora una volta - che investe in Bitcoin.