Top 10 2017

I migliori videogiochi di un anno… fantastico!

Il 2017 è stato un anno ricchissimo per il mondo dei videogiochi. Ecco la nostra classifica dei titoli che ci hanno maggiormente impressionati

Semplicemente grandioso. Non ci sono altri modi per definire un anno, quello che sta per concludersi, che ci ha portato una quantità di giochi pazzesca, e moltissimi di grande qualità. Mese dopo mese, vicino ai computer e alle console degli appassionati, cresceva una pila reale (o virtuale, per chi preferisce acquistare direttamente dagli store digitali) di videogiochi da cominciare, assaporare, portare al termine. Giochi di ogni genere, per ogni piattaforma disponibile, per tutti i gusti insomma.

È stato un anno talmente ricco, il 2017, da renderci molto, molto difficile stilare una classifica da sole dieci posizioni. E ovviamente, come succede in questi casi, quello che stiamo per proporvi è il risultato di molte discussioni, anche accese, che si sono succedute all’interno del team redazionale per arrivare a un risultato… abbastanza condiviso. Va da sé che, è ovvio, anche ognuno di voi avrà la sua classifica dei “best of” ben chiara in mente, probabilmente diversa dalla nostra: è normale, ed è una delle cose più divertenti delle classifiche, perché per loro natura sono tutte discutibili.

Partiamo insomma: questa è la nostra classifica dei Top 10 del 2017!
 


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DECIMA POSIZIONE - FORZA MOTORSPORT 7 (Xbox One, PC) I giochi di guida ormai sono talmente belli che sembra quasi di darli per scontati. Un genere da sempre popolarissimo che vede in campo contendenti di grande livello, dall’italianissimo Assetto Corsa a Project Cars 2, senza dimenticare ovviamente Gran Turismo Sport, l’ultimo nato in una serie che ha fatto appassionare milioni di videogiocatori e che ha definito il concetto di “simulatore di guida” sulle piattaforme PlayStation, fin dalla prima.

La nostra scelta è però caduta sull’ultimo nato in casa Microsoft: Forza Motorsport 7 è più bello che mai (anche grazie agli aggiornamenti tecnici dedicati ai possessori di Xbox One X), propone una quantità assurda di auto rifinite nei più piccoli particolari e centinaia di opzioni per “cucirsi addosso” il gioco, in modo che possa risultare appagante sia a chi prende le cose molto sul serio (volante, pedaliera, settaggi simulativi avanzati), sia a chi predilige farsi un giro ogni tanto a bordo di un bolide su una pista famosa senza doversi per forza preoccupare di messe a punto e leggi fisiche troppo aderenti alla realtà.

Davvero imperdibile per chiunque apprezzi il genere dei simulatori di guida.
 


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NONA POSIZIONE - MARIO + RABBIDS: KINGDOM BATTLE (Switch) Ha sorpreso tutti all’Electronic Entertainment Expo 2017, durante la conferenza pre-show di Ubisoft: lo stesso Shigeru Miyamoto, il “papà” di Mario, era sul palco per mostrare Mario + Rabbids: Kingdom Battle, un curioso incontro tra il famosissimo Mario (con tutta la sua combriccola) e i Rabbids di Ubisoft, sempre fuori di melone e pronti a strappare risate a crepapelle.

Il risultato è un gioco tattico a turni davvero profondo e appagante, in cui è necessario comporre al meglio la propria squadra e potenziare i poteri dei personaggi (oltre alle armi, davvero fantastiche!) per poter avanzare di sfida in sfida lungo i capitoli proposti dal gioco. Fantastici in particolare sono i Rabbids… “trasformati” nei personaggi marieschi (Peach è imperdibile) e i boss, alcuni dei quali molto più ispirati di quelli che abbiamo poi affrontato in Super Mario Odyssey, il nuovo capitolo della serie regolare dei giochi di Mario.

E un po’ di orgoglio nazionale va anche speso, per Mario + Rabbids: Kingdom Battle, visto che il gioco è stato pensato, ideato e realizzato negli studi milanesi di Ubisoft, dal team capitanato da Davide Soliani. Bel lavoro, ragazzi!
 


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OTTAVA POSIZIONE - ASSASSIN’S CREED ORIGINS (PS4, Xbox One, PC) Non aveva un compito facile, il nuovo Assassin’s Creed. Dopo anni di stagnazione a livello di idee di gameplay, la serie si era presa una pausa di un anno, e c’era grande curiosità attorno al nuovo capitolo della serie. L’ambientazione, beh, è fenomenale: l’Antico Egitto, ritratto nel gioco veramente alla grande (specialmente su Xbox One X) e riprodotto ai tempi di Cleopatra. È proprio in quegli anni, secondo la finzione ideata da Ubisoft, che la Confraternita degli Assassini è stata fondata, e controllando Bayek potremo vivere in prima persona gli eventi che hanno portato alla crescita di questa famosissima setta segreta.

In termini tecnici, le novità non sono mancate, com’era stato promesso: intanto, Origins è un Assassin’s Creed di più ampio respiro, con un mondo enorme e interamente esplorabile, ma attenzione! Il fatto che si possa andare ovunque non significa che sia consigliato farlo. È stata infatti inserita una componente ruolistica al gioco, che prevede la crescita del personaggio in termini di equipaggiamento e abilità, quindi bisogna stare bene attenti a cercare ogni volta sfide alla propria portata. Non mancano le missioni utili a trasformare Bayek in una vera e propria macchina da guerra, e i combattimenti sono stati finalmente rivisti. Ispirandosi alla serie Dark Souls (e al genere che amiamo definire Soulslike), i ragazzi di Ubisoft hanno messo in piedi un sistema di combattimento più sfaccettato e “pesante”, allontanandosi dai “trenini” che caratterizzavano i capitoli precedenti.

Non è perfetto, Assassin’s Creed Origins, ma è un primo, nuovo passo in una direzione interessantissima per una delle serie più amate dai videogiocatori di tutto il mondo.
 


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SETTIMA POSIZIONE - RESIDENT EVIL VII BIOHAZARD (PS4, Xbox One, PC) Dovessimo usare una sola parola per definire il nuovo Resident Evil, quella parola sarebbe “coraggioso”, perché l’ultima fatica di Capcom lo è per tantissimi motivi. Intanto, per una variazione fondamentale all’interfaccia generale del gioco: laddove i Resident Evil erano storicamente vissuti in terza persona (o, in alcuni casi, da dietro le spalle del protagonista), Resident Evil VII cambia prospettiva per proporre un’avventura in prima persona, vissuta attraverso gli occhi del protagonista. Non saremo più chiamati a controllare un personaggio sullo schermo, insomma, ma il personaggio saremo… noi, come in un classico sparatutto.

Ma Resident Evil VII non è uno sparatutto, anzi. Pesca da tutta la grandissima tradizione del genere che ha contribuito a fondare e sviluppare (il Survival Horror) per metterci in una situazione agghiacciante, quella che il protagonista vive in una Villa Baker marcia, maleodorante e spaventosa. Antagonisti da attacco cardiaco, ritmo compassato come nei migliori capitoli della saga, armi dolorosamente scarse e tanta, tanta tensione. Insomma, Resident Evil al suo massimo.

E parlando di coraggio, molti videogiocatori ne hanno avuto abbastanza da vivere l’esperienza Horror di Capcom attraverso il visore PlayStation VR: con la realtà virtuale, al netto di qualche incertezza e di una grafica leggermente più sporca, Resident Evil diventa ancora più terrorizzante. Provatelo… se ce la fate!
 


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SESTA POSIZIONE - PREY (PS4, Xbox One, PC) Strano destino quello dei giochi di Arkane Studios, il team francese già responsabile di Dishonored e Dishonored II (qui la nostra recensione). Acclamati dalla critica, i suoi giochi sembrano non riuscire poi a convincere un numero importante di videogiocatori… per motivi che in tutta onestà ci sfuggono. Prey è un altro esempio di un gioco davvero fantastico che non sembra avere fatto breccia nei cuori di tantissimi videogiocatori, forse anche complice un’annata che di giochi belli ne ha visti sfornati a centinaia.

Beh, nei nostri cuori l’avventura spaziale di Arkane e Bethesda una breccia l’ha aperta eccome: la prospettiva è quella di uno sparatutto, ma forse Prey va definito più come un’avventura, da vivere esplorando ogni angolo, ogni cassetto, ogni anfratto della base spaziale che ospita la bellissima trama scritta dal team di sviluppo. Prey è ambientato, di fatto, in un vero e proprio micromondo, credibile e da vivere in libertà, tant’è che non sarà raro confrontarsi con altri giocatori e scoprire di aver affrontato i problemi proposti in modo differente.

Insomma, se nella vostra pila di “giochi da provare” trovaste uno spazio libero, date una chance a Prey!
 


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QUINTA POSIZIONE - PERSONA 5 (PS3, PS4) Se c’è una cosa che piace tanto ai videogiocatori più appassionati sono i titoli giapponesi. Nell’ultimo decennio, purtroppo, sembra che la vena creativa che aveva caratterizzato la produzione orientale ai tempi di PlayStation 2 si sia un po’ esaurita, e che la fiaccola venga portata con orgoglio solo da pochi. Però nell’importantissimo genere dei giochi di ruolo giapponesi (JRPG), ovviamente, i nostri amici del Sol Levante hanno sempre cartucce importanti da sparare.

E una cartuccia di dimensioni importanti l’ha sparata Atlus con Persona 5. È in assoluto uno dei migliori esponenti del suo genere, grazie a una direzione artistica sublime che fa passare in secondo piano una realizzazione tecnica magari non proprio da urlo. La storia è raccontata con un ritmo perfetto, e Persona 5 è in grado di risucchiare il giocatore nel suo mondo per non lasciarlo più andare via.

Insomma, gli sviluppatori giapponesi stanno tornando, e alla grande!
 


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QUARTA POSIZIONE - NIER AUTOMATA (PS4, PC) Parlavamo del risorgimento videoludico giapponese solo poche righe fa: ecco un altro esempio fantastico dei giochi che possono arrivare dalla terra del Sol Levante. NieR: Automata è un gioco folle, geniale, emozionante e unico, capace di stupire per il modo in cui stravolge le regole a cui i videogiochi ci hanno abituato in questi decenni.

Giocando a NieR: Automata, in realtà, potrete godervi una marea di generi videoludici diversi, passando dall’uno all’altro con grande naturalezza tra una citazione e un rimando, un cambiamento e l’altro nell’azione di gioco. Del resto, alle redini del progetto c’erano anche i ragazzi di Platinum Games (Bayonetta, Vanquish, The Wonderful 101), garanzia di qualità quando si tratta di videogiochi d’azione.
 


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TERZA POSIZIONE - HORIZON ZERO DAWN (PS4) Il curioso futuro ideato da Guerrilla Games per il suo primo Open World, Horizon Zero Dawn, ci ha convinti per molti motivi. Intanto, una realizzazione tecnica che ha fatto da cartolina per le potenzialità raggiunte da PlayStation 4 e che ha reso concreta la promessa di quanto PlayStation 4 Pro, la versione più potente della console di Sony, potrà regalarci nei prossimi anni. E poi l’ambientazione è obiettivamente affascinante!

Il gioco racconta di un futuro distante in cui la nostra civiltà è stata misteriosamente soppiantata da un’umanità meno evoluta. Un mondo che è abitato da curiose macchine dalle forme e dai comportamenti tipici degli animali, macchine che dovremo imparare a capire, combattere e controllare per scoprire, alla fine, qual è il mistero che ha portato il nostro pianeta a questa situazione. Ci si aggira per decine e decine di ore, insomma, come in ogni Open World che si rispetti, combattendo, scoprendo villaggi, parlando con i personaggi che li popolano e risolvendo missioni.

Vale davvero la pena di spendere tante ore in Horizon Zero Dawn per scoprire tutto!
 


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SECONDA POSIZIONE - SUPER MARIO ODYSSEY (Switch) Con il suo nuovo gioco “mariesco”, Nintendo cambia tutto… per non cambiare nulla. Quello che non cambia, in sostanza, è il modo in cui la casa di Kyoto è in grado ogni volta di fare un centro perfetto in termini di giocabilità e risposta ai comandi: non c’è nulla da fare, nessun gioco si controlla in modo preciso, impeccabile, assolutamente godurioso come un Mario. Meccaniche dei salti perfetti; design dei livelli sopraffini; idee a profusione grazie alla novità delle Cap-ture, che consentono a Mario di impersonare brevemente addirittura i suoi nemici di sempre, dai Pallottolo Bill ai Goomba!

La variazione è invece importante a livello di struttura, perché in Super Mario Odyssey c’è molta più esplorazione rispetto ai giochi del passato: i Regni in cui è divisa l’avventura sono di diversa grandezza, alcuni vastissimi, ed esplorarli tutti è un vero e proprio godimento. Ci sono segreti ovunque, mini giochi sparsi in giro, passaggi segreti, sfide… insomma, tutto quanto di meglio ci si può aspettare in un gioco di Mario, e forse anche di più.

Peccato solo per dei boss un po’ poco ispirati e per una difficoltà, almeno nella storia principale, tarata verso il basso. Decisamente verso il basso. Ma le sfide, per chi vuole raccogliere tutte le centinaia (e centinaia… e centinaia…) di lune sparse in giro, non mancheranno di certo!
 


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PRIMA POSIZIONE - THE LEGEND OF ZELDA: BREATH OF THE WILD (Wii U, Switch) La saga di avventure più famosa di casa Nintendo è tornata quest’anno in una nuova forma, e ha lasciato senza fiato chiunque l’abbia avvicinata. Con The Legend of Zelda: Breath of the Wild, la casa di Kyoto ha allargato notevolmente i suoi confini, creando un Open World completamente esplorabile e ricco di sorprese e novità da scoprire anche dopo un centinaio di ore di gioco (e poi, volendo, ci sono i due DLC usciti per aggiungere al gioco nuove attività).

Non è mai stato così bello e poetico controllare Link, non è mai stato così appagante scalare una montagna per vedere cosa c’è “al di là”, non ci siamo mai sentiti così eroici nella nostra canonica avventura alla ricerca della principessa Zelda. Combattimento ed esplorazione ai massimi livelli, ma c’è anche altro nel nuovo Zelda: un numero infinito di armi, di scudi, di abiti da utilizzare in determinate situazioni per avere un vantaggio o mitigare un pericolo; le materie prime da raccogliere per poi rivenderle, oppure da utilizzare per creare pozioni o pietanze specifiche; le fate capaci di potenziare l’abbigliamento di Link.

Sono tutti gli ingredienti di una ricetta riuscitissima, una storia che sembra dipinta sul televisore con grande delicatezza e che vi farà letteralmente innamorare. Se avete un Nintendo Switch, o avete in programma di acquistarne uno, fatevi un favore: non fatevelo sfuggire!